Genova, incidente al porto. Lupi riferisce alla Camera: «7 morti e 4 dispersi. Possibili diverse cause»

Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi, dopo aver incontrato i familiari delle vittime della tragedia del porto di Genova ha riferito alla Camera.

Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi, dopo aver incontrato i familiari delle vittime della tragedia del porto di Genova ha riferito alla Camera.

Dopo un minuto di silenzio per le vittime, Lupi ha comunicato che «allo stato, sono decedute sette persone, sono ferite quattro persone mentre risultano ancora dispersi Iacovello Giovanni e Cetrola Francesco». «Il governo – ha aggiunto Lupi- è vicino ai familiari di coloro che hanno perso la vita e segue con la massima attenzione la salute dei feriti».

Oltre a quella penale, ha spiegato il ministro, è stata aperta anche un’inchiesta tecnica da parte del ministero dei Trasporti.

Fornendo un quadro provvisorio delle possibili cause dell’incidente, Lupi ha detto che «non si possono escludere allo stato diverse cause dell’incidente: possibili avarie di propulsione, eventuali problemi ai cavi dei rimorchiatori, problemi di accosto o di velocità». «Le condizioni meteo – ha detto Lupi – erano perfette e ottimali per svolgere le manovre in sicurezza». Il ministro ha ricordato che, anche se la manovra era assistita dai rimorchiatori, è il comandante il responsabile della nave: «Il servizio di pilotaggio per mercantili come il Jolly Nero – ha detto Lupi – è obbligatorio, anche se per il codice della navigazione il pilota a bordo assume il ruolo e la responsabilità di consulente tecnico della manovra della quale è comunque responsabile in via esclusiva il comandante della nave. Questi può tuttavia provare che l’incidente è stato causato da errate indicazioni rese dal pilota». Nell’incidente, ha proseguito il ministro, «risulta che due rimorchiatori operassero in ausilio alla manovra del Jolly Nero, ma si deve ancora accertare se i mezzi fossero solo disponibili sotto bordo o già collegati da cavi di rimorchio alla nave assistita».

Infine, il ministro ha ricordato che «nel 2012 il porto di Genova ha movimentato 6.600 navi con circa 14mila operazioni di manovra. Dal 2008 sono stati attivati investimenti per circa 500 milioni di euro e da quella data non si sono mai più verificati incidenti».

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