Fred Perri: Te Deum laudamus perché il calcio è ingiusto

E se fosse giusto non sarebbe calcio. Ben vengano le uscite dalla Champions, B. B. che spodesta Galliani, i trucchi della Fifa contro di noi che non contiamo niente. E pure la nuova diccì renziana

Come da tradizione, anche nel 2013 l’ultimo numero del settimanale Tempi è interamente dedicato ai “Te Deum”, i ringraziamenti per l’anno appena trascorso firmati da diverse personalità del panorama sociale, culturale e civile italiano e non solo. Nella rivista che resterà in edicola per due settimane a partire dal 27 dicembre, troverete, tra gli altri, i contributi di Carlo CaffarraDomenico Dolce e Stefano GabbanaBen Weasel, don Gino RigoldiCostanza Miriano, Luigi Amicone, Marina Corradi, Aldo Trento, Pippo Corigliano, Monica Mondo, Francesco Belletti, Antonio SaladinoSamaan Daoud da Damasco, Claire Ly, Susanna Campus, Antonio Benvenuti, Fred Perri, Berlicche.

Pubblichiamo qui il Te Deum di Fred Perri.

Te Deum laudamus, innanzitutto perché siamo ancora qui. Tempi è vivo e lotta insieme con me e non era scontato, sia per me che per lui, visti i tempi (ah, ah, calembour).
Te Deum laudamus perché c’è Balotelli, altrimenti non ci sarebbe da scrivere. Magari è un bravo ragazzo e non il bad boy che sembra, però allora ha una sfiga pazzesca: dalla Fico con la figlia da riconoscere alla Bentley (o quel che è sfasciata), dalla pistola scacciacani all’incendio della casa.
Te Deum laudamus perché non sono tra quelli che si sono scandalizzati perché Obama ha dato la mano a Raul Castro. L’ho data a così tanti stronzi nella mia vita che non basterebbero dieci anni nel detersivo per purificarla.

Te Deum laudamus perché il calcio è ingiusto e se fosse giusto non sarebbe calcio. La Juve stava per qualificarsi in Champions con sette punti, il Napoli non c’è riuscito con dodici. Una crudeltà, ma ora scurdammuce ’o passato e cerchiamo di vincere l’Europa League. Vale anche questa.
Te Deum laudamus per la NDCDS, cioè la Nuova Democrazia Cristiana Di Sinistra, l’ex Pci, Pds, Ds, Pd. Ora comanda Renzi e io li conosco gli scout, non temete: sono cattolici che se la tirano di sinistra solo per sembrare più fighi. Ma più reazionari e baciapile di me.
Te Deum laudamus per Thohir e le sue due acca. Pensavo che con la dipartita (calcistica) di Massimo Moratti l’Inter non avrebbe più offerto simpatici spunti di commento, ma il mitico “due acca” venuto dall’Oriente già mi pare sulla buona strada. Ne vedremo delle belle.

Te Deum laudamus perché Silvio Berlusconi è vivo e lotta insieme con noi. No, sapete, mi preoccupo di tutti quelli che si sono comprati la villetta a Laigueglia inveendo contro di lui, di tutti quelli che hanno fatto i giornali apposta contro di lui. Come farebbero, meschini, con le rate del mutuo?
Te Deum laudamus perché nel noioso panorama calcistico italiano è piombata Barbarella. Una donna al comando del Milan. Sì, certo, Galliani mi sta simpatico, è un mito, ma vuoi mettere Barbara Berlusconi al timone dell’ex club di via Turati (neanche so dove sta ora)? Ne vedremo delle belle anche qui. Doppia acca contro Barbarella. Evvai.
Te Deum laudamus ma i cinque stelle, sorry, con tutta la buona volontà non riesco a farmeli stare simpatici. Grillo sì, lui è un vecchio sparafucile populista, un comico guerriero che ha smesso almeno di fare il comico (non sopporto i comici-politici, quelli ibridi mi annoiano) e fa il tribuno della plebe. Ma la sua plebe c’ha una spocchia, un’arroganza che mi prudono le mai.

Te Deum laudamus per la “Maggica”. Almeno il campionato è un po’ vivo e non è defunto a dicembre. Certo, alla Roma deve andare tutto bene, perché nella Capitale, dopo qualche pareggio e malgrado la classifica spaventosa, stavano già in fibrillazione.
Te Deum laudamus anche se siamo ormai tutti incattiviti, ci guardiamo in cagnesco e scattiamo per niente. Ma fatevi un esame di coscienza e datevi una calmata.
Te Deum laudamus perché Gasperson è tornato al Vecchio Grifo. Forse la sfanghiamo ancora una volta.

Te Deum laudamus anche se non capisco il successo di X Factor. Ma forse sono “antico” come dice mio figlio.
Te Deum laudamus però mi devi dare una mano: anche questa volta non sono riuscito a dimagrire e oggi vado dal dietologo: mi farà un culo quadro.
Te Deum laudamus per le partite di calcio in tv. Certo il monopolio televisivo rende la vita difficile ai negletti giornalisti di carta, ma quand’ero un ragazzino e guardavo anche le partite della serie B svizzera avrei fatto un patto col diavolo per questa valanga di pallone in tv.

Te Deum laudamus anche se sono più vecchio di un anno e sto cominciando a guardare quelli che ne hanno 20, 30 più di me e cerco di capire cosa fanno o cosa non fanno. Che brutta cosa la vecchiaia, non credete a quelli che dicono il contrario.
Te Deum laudamus per Federica Pellegrini. Vince un sacco di medaglie ed è anche una bella gnocca. C’è altro da dire?
Te Deum laudamus ma il Brasile mi preoccupa. È tutto chiacchiere e Copacabana, qualche culo al vento e un mucchio di problemi. Speriamo bene.

Te Deum laudamus però noi italiani non contiamo un piffero. Basta vedere il numero che hanno fatto al sorteggio con la Francia che doveva stare al nostro posto e invece le hanno spianato la strada fino ai quarti di finale.
Te Deum laudamus ma a volte penso a cosa sarebbe successo se ci fossimo tenuti la vecchia, cara Lira. Sarebbe stato peggio? Sarebbe stato meglio? Non sono anti-europeo, ma ogni tanto c’ho dei rimpianti (e non solo sulla lira).
Te Deum laudamus e mi sa che sono giunto alla fine. La sintesi, My God, è che noi italiani non contiamo un cazzo, ma una volta ne andavamo fieri e facevamo la nostra partita. Adesso siamo tremebondi e senza palle.
Te Deum laudamus (ultimo lo giuro): potresti farmi fare un giro negli anni Ottanta? Craxi e Tardelli, la Milano da bere e Lorella Cuccarini (giovane)? Quando vuoi. Buon anno a Te e a tutti.

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