Fotografia – Scatti napoletani da fotografi internazionali a Villa Pignatelli

Il titolo ricorda il celebre film diretto da Michelangelo Antonioni, ma al posto della Swinging London anni ’60, la retrospettiva napoletana Blow up. Fotografia a Napoli si concentra sull’unicità della città campana, sui suoi luoghi urbani sedi di memoria e di storia, sul suo rapporto viscerale con l’arte, complicato con l’architettura e l’urbanistica. Aperta fino all’8 febbraio presso Villa Pignatelli – Casa della fotografia, la mostra presenta 140 scatti di artisti italiani e stranieri che hanno lavorato a Napoli nel decennio degli anni ’80. In quegli anni sono giunti in città fotografi dal calibro di Gabriele Basilico, Arnaud Claas, Mario Cresci, Franco Fontana, Joan Fontcuberta, Lee Friedlander, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Claude Nori, Charles Traub. Sono loro quelli che principalmente si sono misurati con i fotografi napoletani.

Accanto ai loro scatti e alla contemporanea produzione di fotografi napoletani, è possibile prender confidenza anche con un ricco materiale documentario che ricostruisce la complessità di quel decennio, quando negli spazi indipendenti, le associazioni culturali e i centri studi hanno creduto nella promozione di una ricerca che ha stimolato una fertile discussione in un settore ancora considerato marginale rispetto ad altri linguaggi artistici.

@ARTempi_

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