Formigoni e Lupi dicono no al grande centro. «Stiamo nel Pdl da cristiani»

Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e il vice presidente della Camera Maurizio Lupi: «Il nostro contributo in politica lo diamo all'interno del Popolo della Libertà»

«Il dibattito sul partito dei cattolici e sul ritorno al grande centro è un’ipotesi fuori dalla storia. Da cristiani continueremo a militare nel Pdl: l’abbiamo scelto convintamente per tradurre l’esigenza di libertà e responsabilità in azioni concrete». È quanto affermano il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e il vice presidente della Camera Maurizio Lupi nel webeditoriale Forcaffè, girato alla trentatreesima edizione del Meeting di Rimini.

Tema dello speciale Forcaffè – spiega Formigoni – è «il protagonismo dei cattolici, chiamati a dare il loro contributo con umiltà, ma anche con convinzione, in tanti campi della vita come anche in politica». Al Meeting di Rimini – sottolinea Lupi – «è evidente che c’è un pezzo d’Italia, un popolo che vuole essere protagonista e può essere protagonista anche in politica: non si può fare altro che guardarlo, dando il proprio contributo, come noi facciamo, per servire al meglio la nostra gente».

Oggi più che mai, in un momento di difficoltà generale legata alla crisi economica ma anche valoriale – dice Formigoni – «c’è bisogno di gente che s’impegni in politica a partire da ideali certi e forti. Per chi è cristiano come noi si parte dalla dottrina sociale cristiana, per chi non è cristiano da una convinzione di poter lavorare a vantaggio dell’uomo. Noi abbiamo scelto di far parte del Popolo della libertà: l’abbiamo scelto convintamente. Non è un partito confessionale: vi militiamo da cristiani».

L’indice è puntato contro un improbabile ritorno a schemi della politica ormai superati: «In questi giorni abbiamo assistito al dibattito, che sembra fuori dal mondo e dalla storia, sul partito dei cattolici e sul ritorno al grande centro – nota Lupi –. La sfida affascinante, che abbiamo davanti, è quella all’interno del Popolo della libertà, in un partito che vede insieme laici e cattolici, socialisti, gente che viene dalla destra moderata come dalla Democrazia cristiana. Al Meeting di Rimini Oscar Giannino ha sottolineato che, alla fine, la gente vuol capire se c’è una speranza che possa tradurre la voglia di libertà e responsabilità in azioni concrete. Il contributo che noi diamo all’interno Popolo della libertà, in un grande partito che vuole governare il Paese, è quello di promuovere una politica che metta al centro la sussidiarietà, che indichi come fari la libertà e la responsabilità, e che difenda la famiglia e la libertà d’impresa. Vogliamo continuare a fare ciò nel Popolo della libertà, assumendoci le nostre responsabilità».

Tutto questo – conclude Formigoni lanciando un appello da Rimini – «vuole essere, da parte nostra, anche un invito rivolto ai giovani, affinché essi prendano in considerazione la possibilità di fare politica: abbiamo bisogno di gente, anche cattolica, che s’impegni in politica a partire da ideali certi e forti».

 

 

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