Debiti pa, Bruxelles apre procedura d’infrazione per l’Italia

Abbiamo due mesi di tempo per metterci in regola, pena nuove sanzioni. Tajani: «Italia peggior pagatore d'Europa». Bruxelles: «In Italia le amministrazioni pagano in media 170 giorni dopo» anziché 30-60 come previsto dalle direttive Ue

Antonio Tajani

«L’Italia è il peggior pagatore d’Europa» ha detto a scanso di equivoci il commissario e vicepresidente dell’esecutivo Ue uscente, Antonio Tajani, dopo che la Commissione europea ha aperto oggi formalmente una procedura d’infrazione nei confronti del nostro paese per i ritardati pagamenti della pubblica amministrazione.

DUE MESI DI TEMPO. La Commissione ha inviato all’Italia una lettera di messa in mora, dando al nostro paese due mesi di tempo per chiudere il contenzioso, pena eventuali sanzioni. Tajani ha contestato in particolare il mancato rispetto della direttiva Ue che obblica la p.a. a pagare le imprese entro 30-60 giorni. «In Italia le amministrazioni pubbliche pagano in media 170 giorni dopo avere ricevuto un servizio o un bene, e ci mettono 210 giorni quando si tratta di lavori pubblici» ha spiegato invece la Commissione.

PADOAN: «SORPRESO». Non se lo aspettava il ministro dell’Economa Pier Carlo Padoan, che ha replicato alla notizia dicendo in conferenza stampa: «Sono francamente sorpreso. Se c’è una cosa che il governo ha fatto, e che anche il precedente governo ha fatto, è dare una decisa spinta al pagamento dei debiti della Pa». Padoan ha ricordato che l’esecutivo vuole liquidare alle imprese 60 miliardi di euro entro ottobre, e che a fine marzo 2014 i creditori hanno ricevuto complessivamente 23,5 miliardi di euro. Ma non è sufficiente secondo Bruxelles.

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