Cristiani perseguitati, numeri di una strage silenziosa

Ieri si è celebrata la “Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei Missionari Martiri” e sono stati resi noti i tristi numeri dei missionari e operatori pastorali che sono stati uccisi a causa della loro fede. Secondo l’agenzia vaticana Fides nel 2014 sono stati uccisi 26 operatori pastorali: 17 sacerdoti, 1 religioso, 6 religiose, 1 seminarista, 1 laico catechista. La maggior parte di loro – quattordici – vive nelle Americhe.
Sempre secondo Fides, tra il 1980 e il 1989 sono stati uccisi 115 missionari; tra il 1990 e il 2000 in 604 (248 solo in Rwanda); e tra il 2001 e il 2014 in 343.

CRISTIANI PERSEGUITATI. La mattanza dei cristiani, va ricordato, riguarda anche i semplici fedeli. Come raccontato dal tredicesimo rapporto della ong protestante Open Doors International, in due anni il numero vi vittime cristiane è quadruplicato, passando da 1.201 nel 2012 a 4.344 nel 2014. Oggi Libero pubblica un piccolo schemino (lo vedete a lato) che ricorda anche quali siano i paesi più violenti nei confronti dei cristiani, tra i quali non va dimenticata la Corea del Nord. Secondo l’ultimo rapporto di Amnesty International, i primi dieci più violenti nel 2014 sono stati: Nigeria, Iraq, Siria, Centrafrica, Sudan, Pakistan, Egitto, Myanmar, Messico, Kenya.
Tutte le cifre, avvertono gli enti sopra citati, sono per difetto

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