Chi lo ha detto che dobbiamo avere un governo di “tecnici”?

Viene da chiedersi il motivo per cui un tecnico senza esperienza e appartenenza politica sarebbe più efficace rispetto a un parlamentare eletto

Palazzo Chigi, sede del Governo, Roma

Caro direttore, dopo le elezioni politiche del 25 settembre e la vittoria della coalizione di centrodestra, è arrivato il momento della nomina dei presidenti di Camera e Senato nonché della formazione del nuovo governo.

Su quest’ultimo punto si dibatte da giorni e le forze politiche si dividono sulla percentuale e i numeri di tecnici che dovrebbero far parte dell’esecutivo. Verrebbe da chiedersi il motivo per cui un tecnico senza esperienza ed appartenenza politica sarebbe più efficace rispetto ad un parlamentare eletto.

Soprattutto, visto che il parlamentare si occuperà della formazione delle leggi, si presume sia tecnicamente preparato nelle materie di competenza di un ministero. Ed inoltre, leggendo i nomi dei parlamentari eletti, vi sono esperti competenti, stimati e riconosciuti e conosciuti anche a livello internazionale.

Si stenta a credere che i mercati siano più rassicurati dalla presenza dei tecnici. E, infatti, in passato si sono avute esperienze di governi con i politici competenti di molti tecnici.

Il punto è, credo, che a rassicurare i mercati siano il programma dell’esecutivo e la buona politica.

Gli elettori hanno fatto la loro parte. Ora vediamo cosa farà questo governo conservatore e liberale, se avrà la forza e la qualità per adottare quelle misure innovative che il Paese attende sui temi delle tasse, della competitività delle imprese, sul rilancio economico, delle politiche comunitarie coordinate, del Made in Italy, delle famiglie, dell’occupazione, dell’educazione e istruzione, della natalità, della giustizia e delle libere professioni.

Queste spesso poco valorizzate ma fondamentali, anche attraverso le Casse di previdenza, in termini di numeri e qualità delle prestazioni per supportare la crescita delle imprese e dello Stato.

Davide Rossetti

Exit mobile version