Celentano vota Grillo per demolire i palazzi di via Sarca a Milano

Allarmato dalle notizie rilanciate dai giornali dell’Italia giusta su una possibile “valanga grillina” in uscita dalle urne (copyright corriere.it), il Correttore di bozze si è deciso a fare quello che avrebbe dovuto essere fatto già mesi e mesi fa: tentare di capire per quale accidempoli di motivo un sacco di gente voterà Grillo. All’uopo, il Correttore di bozze si è applicato anche quest’oggi alla lettura del Fatto quotidiano, già quasi house organ delle procure italiane, attualmente quasi house organ del Movimento 5 Stelle. E grazie alle dritte offerte da Adriano Celentano, da Giuseppe Cruciani nonché dai grillini medesini, il Correttore di bozze ne è uscito più forte e convinto che pria. Solo che ora NON riesce PIÙ a coNTRollAre lE MAISCole.

@Correttoredibox

 

PER NON PARLARE DEI CANTANTI
Comincio a pensare che c’è del giusto nella sana minaccia di quel proverbio che dice: “UN POPOLO HA IL GOVERNO CHE SI MERITA”.
Adriano Celentano spiega a modo suo perché bisogna votare Beppe Grillo, il Fatto quotidiano

FACCIAMO DA GIOLITTI IN POI?
Dev’essere assolutamente vero, altrimenti non avremmo votato quelli che, da Andreotti in poi (e probabilmente anche prima), non hanno fatto altro che distruggere “il bel Paese”.
Adriano Celentano spiega a modo suo perché bisogna votare Beppe Grillo, il Fatto quotidiano

MENO CASE, PIÙ VILLE
Basta guardare con quale ORRENDO criterio costruiscono le città, ormai ridotte a un’ammucchiata di oscuri corridoi di cemento, le cui pareti ai bordi delle strade, fatte, non di case (come qualcuno osa chiamarle), ma di veri e propri loculi “TOMBALI”, si innalzano arroganti fino a oscurare in fondo alla via il sereno tramonto del sole.
Adriano Celentano spiega a modo suo perché bisogna votare Beppe Grillo, il Fatto quotidiano

IL CASALEGGIO GLOBALE
ED È QUI, INSISTO, il motivo della crisi. Che non riguarda solo l’Italia ma l’intero Pianeta. Le metropoli, come le chiamano i grandi “Tombiliaristi della scempia edilizia”, mortificano l’anima fino ad ammalare il cuore dell’uomo.
Adriano Celentano spiega a modo suo perché bisogna votare Beppe Grillo, il Fatto quotidiano

NONCHÉ SGRAMMATICATO
Vi siete mai spiegati perché l’uomo di oggi, che sia ricco o povero, entrambi schiacciati da questa crisi planetaria, è così pauroso?
Adriano Celentano spiega a modo suo perché bisogna votare Beppe Grillo, il Fatto quotidiano

PERFINO SUGLI INGAGGI RAI
Le famiglie sono costrette a lesinare anche su ciò che devono mangiare per paura di non arrivare alla fine del mese.
Adriano Celentano spiega a modo suo perché bisogna votare Beppe Grillo, il Fatto quotidiano

LA SOCIETÀ LIQUIDA
SFIDUCIA quindi nel prossimo e nello Stato che ti abbandona, SFIDUCIA nel tuo vicino di casa, che si espande a macchia d’olio.
Adriano Celentano spiega a modo suo perché bisogna votare Beppe Grillo, il Fatto quotidiano

QUOQUE TU, ROSALINDA!
Anche con i tuoi figli sei GUARDINGO.
Adriano Celentano spiega a modo suo perché bisogna votare Beppe Grillo, il Fatto quotidiano

MASSÌ, DEMOLIAMO QUA E LÀ
E allora sarà giusto e sacrosanto fare il tanto atteso CONFRONTO fra i politici, compreso Grillo. Tutti insieme appassionatamente per buttare giù viale Sarca, o qualche altra via in qualunque città d’Italia.
Adriano Celentano spiega a modo suo perché bisogna votare Beppe Grillo, il Fatto quotidiano

PROBABILISSIMO
Insomma, io non so come dirlo ed è probabile che non riesca a rendere bene l’idea di ciò che vorrei farvi capire.
Adriano Celentano spiega a modo suo perché bisogna votare Beppe Grillo, il Fatto quotidiano

PURTROPPO RESPIRANO
In fondo a viale Sarca qualcuno ha costruito una serie di palazzi messi a schiera come dei giganteschi OSSARI, dove purtroppo andranno ad abitare delle persone VIVE che respirano.
Adriano Celentano spiega a modo suo perché bisogna votare Beppe Grillo, il Fatto quotidiano

AGENDA BINGO BONGO
Se per esempio li DEMOLISSIMO tutti (i palazzi in fondo a viale Sarca, ndr) e in quella ampia zona ricreassimo un quartiere con i tratti della vecchia Milano per ritrovarne il volto, dove tutto era a misura d’uomo, con i piccoli negozi in cui era inevitabile scambiarsi unosguardo, unsaluto di serena convivenza, a differenza degli asettici centri commerciali, nei quali invece lo abbassiamo lo sguardo per non perdere tempo. Ecco io penso che, se lo potessimo fare, tra abbattere il BRUTTO e ricostruire il BELLO, potremmo dare lavoro come minimo a due-trecento persone, senza contare l’indotto che ne deriverebbe sia dal punto di vista materiale che SENTIMENTALE.
Adriano Celentano spiega a modo suo perché bisogna votare Beppe Grillo, il Fatto quotidiano

PIÙ SORRISI, MENO ROTTURE
Quando si ama niente ti può fermare, il gioco dei sorrisi è già nell’aria e ti sussurra cose nuove da fare, fino a ritrovare anche il gusto di aggiustare e non di gettare una cosa quando si rompe.
Adriano Celentano spiega a modo suo perché bisogna votare Beppe Grillo, il Fatto quotidiano

UN ENDORSEMENT COI FIOCCHI
Mancano solo tre giorni al responso e la sorpresa credo che sarà grande: nonostante la partitocrazia si affanni a divulgare che, quand’anche Grillo vincesse, non sarebbe comunque in grado di governare perché non ha esperienza. Certo, questo è vero.
Adriano Celentano spiega a modo suo perché bisogna votare Beppe Grillo, il Fatto quotidiano

PER COME BALLA E PER COME SUONA
Ambrosoli è l’uomo giusto. Per come parla, per come ride e per come guarda. Io mi fido di lui.
Adriano Celentano spiega a modo suo perché bisogna votare Beppe Grillo, il Fatto quotidiano

PRATERIA
Con lui (Ambrosoli, ndr) mi piacerebbe intrattenermi in una conversazione interessante su quella che sarà “la grande Prateria Lombarda”.
Adriano Celentano spiega a modo suo perché bisogna votare Beppe Grillo, il Fatto quotidiano

SOLO CASALEGGIO
«Comunque vadano le cose, abbiamo già vinto» è il commento che Massimo Bugani, consigliere comunale dei 5 stelle a Bologna, scrive su facebook. «Un movimento nato ufficialmente nel 2009, senza soldi, senza l’appoggio di giornali e tv, senza sedi, senza alcun apparato, senza associazioni».
Emiliano Liuzzi, il Fatto quotidiano

ECCO UN ALTRO OTTIMO ENDORSEMENT
«Ho votato Penati. E poi Berlusconi, un sacco di volte. E la Lega. E i radicali, per tanti anni. Spesso voto sul momento e un attimo dopo già mi sono pentito. Ma stavolta ho le idee chiare». Dunque? «Grillo, alla Camera e al Senato».
Giuseppe Cruciani intervistato da Andrea Scanzi, il Fatto quotidiano

TI VOTO POL POT
Fino a ieri, lei definiva Grillo “Pol Pot”. «Anche peggio: un mezzo pazzo che inveiva senza senso. Un po’ esasperavo i toni, un po’ lo pensavo e penso. Però gli attacchi forti si fermano a un anno e mezzo fa».
Giuseppe Cruciani intervistato da Andrea Scanzi, il Fatto quotidiano

SARÒ IL TUO SANDRO BONDI
Grillo le ha rifiutato l’intervista. «Disse che non ero un giornalista. Apprezzai la schiettezza». È cambiato lei o lui? «Sicuramente io. Grillo è sempre Grillo. È la persona più vicina a me. Ha un animo liberale».
Giuseppe Cruciani intervistato da Andrea Scanzi, il Fatto quotidiano

SFANCULAMI ANCORA, CASANOVA
«Grillo è una forza individualista, anarchica, libertaria. Affascinante».
Giuseppe Cruciani intervistato da Andrea Scanzi, il Fatto quotidiano

SLURP
«Spero che (gli eletti grillini, ndr) facciano quello che i giornalisti fanno poco, tranne voi del Fatto: trovare notizie. Rompere i coglioni».
Giuseppe Cruciani intervistato da Andrea Scanzi, il Fatto quotidiano

NO, SOLO UN PO’ LECCHINO
Lei vota Grillo e parla bene del Fatto. È confuso, Cruciani.
Domanda di Andrea Scanzi a Giuseppe Cruciani, il Fatto quotidiano

STAVOLTA HO LE IDEE CHIARE
Il programma (di Grillo, ndr) le piace? «Se stai a guardare i programmi, non voti nessuno. Non mi piace il no alle grandi opere. Non mi convince il salario minimo. Ed è bene che non conosca le facce di chi voterò. C’è gente folle, convinta che l’aloe abbia proprietà anticancro. Magari poi scopro che ho votato un manifestante violento No-Tav: meglio fermarsi a Grillo».
Giuseppe Cruciani intervistato da Andrea Scanzi, il Fatto quotidiano

CASALEGGIO O SCILIPOTI, QUESTO È IL PROBLEMA
E la democrazia interna? «Ma chi se ne frega. Casaleggio faccia quello che vuole. (…)Il M5S vive solo se comandano Grillo e Casaleggio. La loro è una dittatura ed è giusto che sia così. Mi auguro che, in Parlamento, Grillo li controlli col pugno di ferro. Altro che democrazia dal basso. O fa così, o si ritrova tanti Scilipoti».
Giuseppe Cruciani intervistato da Andrea Scanzi, il Fatto quotidiano

M5S, E SAI COSA SCEGLI
Nel programma ufficiale (di Beppe Grillo, ndr) sono previsti risparmi non quantificati sui costi della politica, i trasferimenti statali alle aziende o i comparti energia e trasporti (no al Tav, ad esempio). C’è poi un passaggio sulla «riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato con il taglio degli sprechi», a cui si può aggiungere il tetto alle pensioni d’oro di cui Grillo ha parlato nei comizi. Risultato: la copertura delle spese proposte non c’è (difficile, per dire, che i costi della politica valgano anche solo l’abolizione dell’Imu). C’è in più la promessa abolizione di Equitalia – sostituita da non si sa che cosa – che creerà più d’un problema a Tesoro, Inps e comuni.
Il programma di Beppe Grillo analizzato dal Fatto quotidiano

Exit mobile version