“Cattivissimo me”. Cosa c’è su Tempi in edicola

Nel nuovo numero del settimanale in edicola da oggi un ritratto-intervista al ministro dell'Interno Marco Minniti. E un grande "elogio delle maniere forti"

“Cattivissimo me. Chi è (e dove vuole arrivare) Marco Minniti, il ministro della ragion di Stato che ci protegge da terroristi e delinquenti”. È un “elogio delle maniere forti” il tema di copertina del nuovo numero del settimanale Tempi, in edicola da oggi, giovedì 13 aprile, a Milano e Roma (nelle altre città a partire da venerdì, gli abbonati possono già leggerlo e scaricarlo qui). All’interno, oltre a un ritratto-intervista del ministro dell’Interno, interventi di Alessandro Giuli, Francesco Merlo e Roberto Perrone.

LE DISAVVENTURE DELLA SICUREZZA PERCEPITA. Se il questore di Milano è assediato dalle richieste di porto d’armi, non è utile né intelligente addebitare il fenomeno alla paura indotta dalla stampa allarmistica o alla demagogia dei populisti.
L’editoriale di Alessandro Giuli

IO SANCIO, E RATZINGER IL MIO INGEGNOSO HIDALGO. I novant’anni di Benedetto XVI.
Di Giuliano Ferrara

COME SONO DIVENTATO MINNITI. «Il punto cruciale di una democrazia è se tu domini la forza». Passioni, segreti e preoccupazioni del titolare del Viminale: «La parola serve per spiegare quello che hai già fatto, non quello che vuoi fare».
Di Giuseppe Alberto Falci

UN CIUFFO DA PELATO MANZONIANO. Analisi tricologico-letteraria del ministro degli Interni, personaggio tra i personaggi de “I promessi sposi”, un po’ Innominato e un po’ Fra Cristoforo.
Di Francesco Merlo

CHI È PEGGIO DEL LUPO. Uscire dal doppio binario della ridicolizzazione e criminalizzazione per imparare la differenza tra buoni e buonisti. Parla Pietrangelo Buttafuoco.
Di Tiziana Della Rocca

ELOGIO DEL FRANTI SPORTIVO. Perché ci piacciono Cantona, Ibrahimovic, Mourinho? Perché evadono da quella “banalità del bene” che piacerà anche ai paladini dello “sportivamente corretto”, ma non fa vincere scudetti. E poi perché quando ce vo’, ce vo’.
Di Roberto Perrone

LA NEMESI DEL FONDAMENTALISMO LIBERTARIO. Atea e laica, multiculturale e indifesa. E piena di paradossi. Così è entrata in crisi l’antropologia individualista olandese. Viaggio nella nazione che vuole l’anestesia per i crostacei e che sta trasformando le chiese in piste da skateboard.
Reportage di Rodolfo Casadei

NESSUNA PIETÀ PER I VITTIMISTI. Scorrettissima Ebru Umar, turca olandese, antislamica, elettrice di Wilders, allergica alla lagna dei “discriminati”, perseguitata per avere insultato Erdogan. «Il referendum? Si sa già come finirà».
Da Rotterdam, Rodolfo Casadei

VERRÀ LA PASQUA ANCHE PER LA SIRIA? Avevano visto la pace prendere corpo dopo sei anni di conflitto. Sono arrivate le armi chimiche e poi le bombe yankee a rovinare tutto. «Lasciate il nostro popolo libero di risorgere». Parlano i cristiani.
Di Leone Grotti

UNA PASSEGGIATA NELL’APOCALISSE. «Niente qui sarà più lo stesso, ma almeno non vivremo con la paura di avere l’Isis come vicino di casa». Per le strade di Aleppo.
Reportage di Sebastiano Caputo

PIÙ PUTIN DI PUTIN, PRATICAMENTE TRUMP. Un attacco in stile Zar Vladimir per archiviare gli scandali e sedurre una America ancora troppo ostile ai russi ma affascinata dal loro leader.
Di Federico Leoni

DAVANTI AL JIHAD MOSCA NON È CIECA. L’attentato a San Pietroburgo, le insinuazioni occidentali sul ruolo del presidente e le teorie del complotto interno visti con gli occhi del Cremlino.
Di Alessandro Sansoni

DALLA RUSSIA CON TERRORE. La strage di Stoccolma è l’ennesima conferma che abbiamo sbagliato a sottovalutare la guerra santa cominciata nel Caucaso anche prima dell’11/9.
Di Luigi Di Marzo

LOMBARDIA, IL GRANDE COVO. Non solo cosche. Tra ex sovietici, cinesi, jihadisti, il distretto bresciano rappresenta oggi l’Eldorado delle nuove mafie. La battaglia del pg Dell’Osso.
Di Mariarosaria Marchesano

Inoltre, come sempre, le rubriche dei nostri Amicone, Ferrara, Corradi, Farina, Mantovano, Corigliano, Fred Perri, Veltroni, padre Aldo Trento, Clericetti, Soncini, Fusina, Fortunato… Gli abbonati possono leggere e scaricare la rivista all’indirizzo settimanale.tempi.it. Qui trovate l’elenco delle edicole in cui è acquistabile.

Exit mobile version