Blitz anti-ogm sui campi di Fidenato: «Lanciato fumogeno anche in casa, dove c’era un bambino»

Attivisti dei centri sociali hanno invaso i terreni del coltivatore, buttando semi di canapa e imbrattando strade e muri: «Camicie nere “armate” dalla Giunta del Friuli Venezia Giulia»

Vivaro, alla vigilia delle stagioni di semine si è giocata ieri mattina l’ennesima sfida tra gli ambientalisti anti-ogm e Giorgio Fidenato, l’agricoltore friulano famoso per aver aperto i suoi campi al mais geneticamente modificato. Per questo alcuni attivisti dei centri sociali del nord-est e dell’Emilia hanno “invaso” i suoi appezzamenti: vestiti con tute bianche, hanno calpestato la terra facendo alcune scritte con spray per strada, e buttando semi di canapa bio per “bonificare” i campi.

“CAMICIE NERE”. Ad annunciare l’azione è stato Luca Tornatore, esponente dell’associazione “Ya Basta”, che sul suo profilo Twitter ha postato alcune immagini del blitz ambientalista. «Siamo stati vittima di un’azione squadrista che ha distrutto il podere e messo a repentaglio la sicurezza delle persone», è stato il commento invece di Giorgio Fidenato, che ha aggiunto un dettaglio non confermato dagli attivisti: «Hanno lanciato un lacrimogeno nell’abitazione di Silvano Dalla Libera, a pochi passi da un bimbo piccolo, lordando tutto il muro dell’abitazione. Queste “camicie nere” sono “armate” dalla Giunta e dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, che continua a emanare leggi in contrasto col diritto europeo».

GLI ALTRI BLITZ. Nel paese in provincia di Pordenone non è la prima volta che attivisti contrari alle biotecnologie prendono di mira gli agricoltori che hanno scelto di aprire agli ogm. Sul campo dello stesso Giorgio Fidenato erano entrati a settembre, quando il coltivatore aspettava ottobre per la trebbiatura della prima semina di mais biotech, e prima ancora nel 2010. Poche settimane dopo, quando arrivò invece il momento della raccolta delle pannocchie, ad essere attaccati furono i terreni di un altro agricoltore Silvano Dalla Libera: ma gli ambientalisti sbagliarono clamorosamente, e invece di imbrattare il mais ogm, rovinarono uno coltivato con semi tradizionali.

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