Benedetto XVI davanti al tribunale degli uomini e «al giudice ultimo della mia vita»

Il Papa emerito si difenderà dall'accusa di aver coperto abusi quando era arcivescovo di Monaco. Ratzinger non può accettare che il suo Pontificato sia infangato

L'avevamo già scritto a suo tempo, lo ribadiamo oggi: tutto quel che Benedetto XVI fa e dice, lo fa e dice davanti a Dio. Se ne ha conferma ancora oggi dopo la sua decisione di difendersi in un tribunale della Baviera dall'accusa di aver coperto, o comunque sottovalutato, quando era arcivescovo di Monaco tra il 1977 e il 1982, le accuse contro un prete pedofilo.

Il Papa emerito, che oggi ha 95 anni, sceglie con coraggio leonino di non nascondere nulla né di nascondersi, ma accetta che tutto possa svolgersi alla luce del sole. Sul piano penale la vicenda non ha più alcun valore, resta solo l'azione civile, ma, come ognuno può facilmente comprendere, in ballo c'è molto di più: il suo Pontificato, la storia, la Chiesa, il messaggio cristiano. Benedetto XVI non può accettare che tutto questo sia infangato.
La vicenda
Tutto nasce qualche anno fa, dopo la presentazione di un Rapporto su alcuni casi di pedofilia nella Chiesa tedesca. Nel Rapporto si dice che l’allora arcivescov...

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