Altafini: «In Europa dico Barça e Real. In Italia Milan e Juve»

José Altafini analizza la partita del Milan contro i campioni d'Europa. «Gran bella sfida. Bravi i rossoneri, ma il Barcellona è di un altro pianeta. Solo il Real Madrid può riuscire a fermarli. Mentre in Italia sarà sfida fino all'ultimo con la Juventus»

Perdere 3-2 contro i campioni d’Europa in carica non è poi così male. Allegri dice che da una sconfitta così può aumentare solo l’autostima della squadra. E si sa quanto serva credere in se stessi: aumenta le energie fisiche, il carattere del gruppo, il coraggio di affrontare a testa alta ogni sfida, la voglia di lottare su ogni pallone, l’umiltà di non sminuire gli avversari minori. Così si possono costruire le grandi imprese. Quelle che passano alla storia.

«Ma il Milan deve crescere ancora molto per sperare di arrivare a grandi risultati. È sicuramente forte, è migliorata rispetto allo scorso anno, ma non basta» dice a Tempi.it José Altafini, grande attaccante di Milan, Napoli e Juventus negli anni Sessanta e Settanta. «Il Barcellona è di un altro pianeta. Ha vinto con un solo gol di scarto ma Abbiati a compiuto almeno 4 grandi interventi, senza contare la traversa di Messi. Poteva uscire un risultato diverso».

Chi può dare fastidio a questo Barcellona?
«Sicuramente il Real Marid di Mourinho. Si è rinforzato, è migliorato sotto l’aspetto del gioco, è meno Ronaldo dipendente. Sarà una bella sfida quest’anno. Il Manchester City ha fatto un grande salto di qualità, ma ha una difesa ancora troppo ballerina. Sono curioso di vedere dove arriverà il Bayern Monaco: Mario Gómez sta segnando tantissimo, Ribéry è il solito campione, Robben sta tornando. È una bella squadra, un’insidia per tutti, ha grandi motivazioni anche perché la finale di Champions di quest’anno si giocherà proprio a Monaco».

Manca qualcosa al Milan per sperare di andare avanti in tutte le competizioni?
«Sicuramente a gennaio dovrà fare qualche ritocco. In difesa, per esempio, manca un centrale di sicuro affidamento. Nesta continua a farsi male, Yepes e Bonera non hanno grandi qualità e Mexes non si sa ancora quando tornerà».

Però in campionato possono giocarsela fino in fondo?
«Certo. Sarà una sfida fino all’ultimo con la Juventus. I rossoneri sono partiti male ma ora si sono ripresi. Dall’altra parte non credo che la Juve possa continuare a correre in questo modo, Krasic ed Elia non stanno rispettando le promesse di inizio stagione, Giaccherini è infortunato e Pepe non è infinito».

E il Napoli?
«Grande squadra, ma è al primo anno nell’Europa che conta. Una competizione che toglie energie non solo fisiche ma anche mentali. Manca ancora d’esperienza ma crescerà. Per il momento credo che abbia troppi alti e bassi, le prestazioni sono altalenanti. Comunque in campionato darà del filo da torcere a tutti».

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