Politici, meme o esperti di geopolitica? La prossima vita dei virologi

Mentre Ricciardi insiste con le previsioni apocalittiche, Bassetti lancia mascherine sui social al grido di "Viva la vida", Crisanti respinge il Pd, Pregliasco ci pensa, Galli parla di Ucraina in tv

“Viva la vida”. L’infettivologo Matteo Bassetti ha festeggiato con questa foto su Instagram la fine dell’obbligo di indossare la mascherina all’aperto

«Una pandemia fa emergere il meglio e il peggio degli uomini», ha scritto sull’ultimo numero di Vita e Pensiero Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza e ultimo dei mohicani tra i virologi che hanno infestato con le loro apparizioni tv, siti e giornali negli ultimi due anni.

Le profezie di Ricciardi sulla pandemia

Rimasto a lungo nelle retrovie dopo qualche uscita spericolata lo scorso anno, Ricciardi è tornato a fare emergere il peggio di sé nelle trasmissioni televisive e nelle interviste in cui smorza ogni entusiasmo per i numeri di contagi e ricoveri in picchiata già da qualche settimana nonostante le previsioni infauste fatte a gennaio da molti, Ricciardi compreso. «Il virus non scomparirà», ripete ovunque, le mascherine resteranno e il super green pass andrà tenuto almeno per tutto il 2022, dato che a ottobre ci sarà una nuova ondata e «serviranno decisioni impopolari». Il tutto, come noto, invidiando il modello cinese di lotta al Covid.

Ricciardi continua a fare previsioni e spiegare proiezioni senza averne praticamente mai azzeccata una. Utopista duro a morire, sostiene che la pandemia finirà solo «quando la quasi totalità della popolazione non sarà stata vaccinata e probabilmente neanche allora»: nel frattempo quindi la scienza deve di fatto governare il mondo. Il professore di Igiene della Cattolica è ammirevole: mentre i suoi colleghi esperti iniziano a parlare d’altro, criticando anche misure come quella del green pass obbligatorio, lui litiga con Heather Parisi su Twitter e va da Fazio come il Papa a dire che il certificato verde ci permette «di frequentare gli ambienti al chiuso in maniera sicura: chi è vicino a noi non è infetto e non può contagiarci». Affermazione smentita dagli stessi numeri dei contagi, oltre che da numerosi studi, ma ovviamente non contestata da Fazio.

Il “Viva la vida” di Bassetti: tormentone estivo?

Dicevamo degli altri, però. Mentre Ricciardi chiede più mascherine per tutti, l’infettivologo Matteo Bassetti si trasforma in meme social e posta una foto di lui che in mezzo alla natura lancia in aria una mascherina. In basso, la scritta VIVA LA VIDA, manco stesse minacciando un futuro da cantante che sforna tormentoni estivi. Appena due mesi fa Bassetti aveva cantato la canzone “Sì sì vax” a “Un giorno da pecora” con Fabrizio Pregliasco e Andrea Crisanti, con un’operazione simpatia poco riuscita.

Fallito il tentativo di riciclarsi come intrattenitori, ecco però la più classica delle tentazioni per chiunque attraversi un quarto d’ora di celebrità: la politica. Crisanti ha fatto sapere di avere già rifiutato un’offerta da parte di Pd e M5s, Bassetti e Pregliasco hanno lasciato le porte aperte schermendosi come solo chi non vede l’ora di dire “sì” poteva fare. «Io ho detto oggi no, ma mai dire mai per il futuro», ha detto Bassetti. «Continuo a fare il mio lavoro, ma se mai dovesse esserci un domani, sarebbe solo come tecnico. Io sono un liberale da sempre, sono sempre stato in mezzo e mi piace stare in mezzo». Pregliasco si è definito «un democristiano più sull’approccio, un moderato», e alla domanda su cosa farebbe se qualcuno gli proponesse un seggio in Parlamento ha risposto: «Chi lo sa, non c’ho pensato». Come no.

La supercazzola di Galli sull’Ucraina

D’altra parte qualcosa dovranno pur fare, come cantava Checco Zalone a Sanremo in “Pandemia ora che vai via”, interpretando alla perfezione le paure più oscure degli esperti. Che però continuano a essere invitati in tv, e ogni volta per fare notizia devono spararla più grossa di quella prima, anche smentendosi. Trasformati in tuttologi dai giornalisti, vengono interrogati sulle politiche del governo, sull’elezione del Presidente della Repubblica, sul calcio e ovviamente sulle sentenze della Consulta. Veri esperti di banalità, ormai dicono la loro su tutto: a “Stasera Italia”, il veterocomunista Massimo Galli si è lanciato in analisi geopolitiche degne di una story Instagram su Russia e Ucraina.

«Sono problemi che vengono da lontano in un quadro politico generale di una regione in cui ci sono molti aspetti irrisolti, non c’è dubbio», ha detto. Ma invece di fermarsi si è lasciato ingolosire: «La disgregazione dell’impero russo è un’antica storia, voglio dire: sia come disgregazione che come origini». Trap, sei tu? «Le relazioni tra Ucraina e Russia sono state problematiche non da oggi. Il punto è che il compromesso internazionale se non arriva alla svelta prospetta un futuro non brillante». La supercazzola c’è, il prossimo passo è fondare un bel partito dei virologi. Sarebbe la garanzia della loro scomparsa. Ricciardi permettendo.

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