Venezuela. Costalli (Mcl): «L’Italia esca dal torpore e si allinei all’Europa»

«Mentre il nostro Governo continua a litigare, in Venezuela si muore di fame, e migliaia di bambini non sopravvivono agli stenti e alla povertà»

«Le blande, contraddittorie e ondivaghe dichiarazioni del Governo italiano in merito alla questione venezuelana – frutto della contrapposizione sotterranea (ma non troppo) fra le due forze politiche di maggioranza -, sono in totale disaccordo con le linee adottate dell’Unione Europea e non fanno che accrescere l’isolamento politico italiano a livello internazionale»: così il Presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), Carlo Costalli, esprime le sue preoccupazioni per quanto sta avvenendo in questi giorni sui tavoli della politica internazionale.

Posizioni coraggiose

«La tendenza a rinviare una presa di posizione chiara e che sia di sostegno anche alla compattezza del progetto europeo, nonostante il forte richiamo del Presidente della Repubblica, non fa che rendere ancor più evidente l’incapacità dei nostri governanti di assumere posizioni coraggiose e capaci di ridare autorevolezza al nostro Paese sul piano della politica internazionale», ha continuato Costalli. «Per questo è assolutamente urgente che l’Italia esca dal suo pavido torpore e si allinei senza ulteriori esitazioni all’Europa, condannando con risolutezza la dittatura di Maduro che tanto dolore ha causato e continua a causare».

Intanto si muore di fame

«La drammatica realtà è che, mentre il nostro Governo continua a litigare e a dribblare le proprie responsabilità, in Venezuela si muore di fame, e migliaia di bambini non sopravvivono agli stenti e alla povertà. Una situazione inaccettabile, vergognosa, di cui tutto il mondo occidentale dovrebbe farsi carico: un insulto non solo ai 500mila italiani che vivono in Venezuela ma anche ai milioni di oriundi italiani nel mondo».

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