Venezuela, abolito il Congresso. Maduro sempre più dittatore di un paese in rovina

La Corte suprema ha esautorato l'Assemblea Nazionale e affidato il potere legislativo ai giudici o a Maduro stesso. Ma in Venezuela manca tutto, dal pane alle medicine

L’obiettivo è «garantire lo stato di diritto», ma la decisione della Corte suprema assomiglia più a un colpo di Stato. Mercoledì i giudici supremi del Venezuela hanno esautorato il Parlamento e conferito i poteri legislativi direttamente alla Corte o al presidente Nicolas Maduro «fino a quando persisterà una situazione di ribellione e oltraggio nell’Assemblea Nazionale».

«COLPO DI STATO». Il Congresso è saldamente in mano all’opposizione e la Corte suprema in passato aveva già annullato praticamente tutte le decisioni prese dai parlamentari, ricorda il Los Angeles Times. L’Organizzazione degli stati americani ha chiesto una riunione di emergenza per discutere di «un colpo di Stato perpetrato dal regime venezuelano contro l’Assemblea Nazionale, l’ultimo ramo del governo legittimato direttamente dalla volontà del popolo». La dittatura di Nicolás Maduro è sempre più forte ma il suo feudo, un tempo uno dei paesi più ricchi del Sudamerica, è sempre più disastrato.

MANCA TUTTO. In Venezuela manca tutto: dall’elettricità al pane alle medicine. Anche a causa del crollo del prezzo del petrolio, che costituisce il 95 per cento delle entrate dello Stato sudamericano, il paese è piombato in una crisi senza fine. A marzo le riserve di valuta straniera di Caracas sono crollate a 10 miliardi di dollari, contro i 30 miliardi del 2011 e i 20 miliardi del 2015. Il Venezuela deve ancora pagare 7,2 miliardi di debiti e per rispettare gli impegni ha già cominciato a mettere mano alla sua riserva di oro. Quando le riserve arriveranno a zero, e non manca molto, secondo gli esporti «il default sarà inevitabile». Così, la miseria aumenterà ancora di più.

INFLAZIONE ALLE STELLE. Un terzo della popolazione, circa 10 milioni di persone, mangiano al massimo uno o due pasti al giorno. In media il 75 per cento dei venezuelani, secondo uno studio ripreso dall’Independent, ha perso 9 chili di peso negli ultimi anni a causa della mancanza di cibo. I generi alimentari di prima necessità, infatti, sono sempre più difficili da trovare e i prezzi sono saliti alle stelle. Quest’anno l’inflazione dovrebbe conoscere un aumento del 1.600 per cento.

Foto Ansa/Ap

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