Un anno in carcere e 6 mesi ai domiciliari da innocente. Lo Stato condannato a risarcimento da 100 mila euro

Ugo Gallo è stato arrestato in via cautelare a Lecce nel 2010, per traffico di stupefacenti, poi assolto con formula piena. Ora l'Italia è stata condannata a risarcirlo

Quasi un anno di carcere e sei mesi di arresti domiciliari ma “il fatto non sussiste”. Perciò lo Stato è stato condannato a pagare 100 mila euro di risarcimento per l’ingiusta detenzione all’uomo di Lecce protagonista di questa vicenda, Ugo Gallo, 63 anni.

I FATTI. Gallo è stato arrestato dalla squadra mobile di Brindisi nell’agosto 2010, nel corso di un blitz contro il traffico di stupefacenti, l’operazione Asterix, che aveva colpito un gruppo di spacciatori di eroina, cocaina e hashish, che picchiavano selvaggiamente i tossicodipendenti che non pagavano. Il provvedimento di carcerazione cautelare è stato firmato dai pm di Lecce Alberto Santacatterina e Silvia Nastasia e così Gallo ha trascorso esattamente 315 giorni in carcere, poi altri 191 agli arresti domiciliari.

ASSOLUZIONE PIENA. Nel frattempo si è aperto il processo, che si è chiuso in primo grado nel dicembre 2011 con l’assoluzione “perché il fatto non sussiste”, una delle formule di assoluzione piene, per lo spaccio di droga: per quanto riguarda la presunta estorsione a suon di botte alle altrettanto presunte vittime di Gallo, gli stessi pm non avevano presentato la querela necessaria per procedere e l’uomo è stato assolto. La sentenza è diventata definitiva e il difensore di Gallo ha citato in giudizio lo Stato, chiedendo un risarcimento per l’ingiusta detenzione. Lo scorso 2 luglio la Corte di appello di Lecce, presieduta da Rodolfo Borselli, ha accolto il ricorso e ha condannato lo Stato a pagare 97 mila euro per la detenzione, e il ministero dell’Economia a pagarne altri 6 mila per le spese legali dell’uomo.

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