Tfa: 4 giugno, tutto è pronto (o quasi)

Lunedì 4 giugno è il termine ultimo per iscriversi al Tfa, per l'abilitazione all'insegnamento nelle scuole italiane. Cronaca dell'incontro organizzato a Milano da Diesse Lombardia

Dopo i clamorosi tira e molla delle note ministeriali, sono arrivati gli ultimi giorni per poter iscriversi al famigerato tfa. Il 4 giugno si chiudono le iscrizioni per iniziare i test per essere abilitati all’insegnamento nelle scuole italiane. Quello che si è capito è che tutti dovranno concorrere nel cosiddetto “quizzone” di luglio, per poter accedere ai test universitari e al tirocinio nella scuola scelta. Tutti, cioè anche chi, almeno da tre anni, sta insegnando, pur non avendo l’abilitazione: nessun percorso “speciale”, quindi, come aveva paventato il ministro Profumo, in modo informale nella famosa intervista al Corriere della Sera.

Per tirare le fila prima della partenza dell’iter previsto dal Miur, l’associazione Diesse Lombardia ha organizzato ieri sera a Milano un incontro con Michele Faldi, direttore della didattica e servizi agli studenti dell’Università Cattolica di Milano.
Faldi ha spiegato come si stanno preparando le università: il Crui, l’associazione dei rettori, si è riunita e ha convenuto che i corsi universitari partiranno tra settembre e ottobre e dovranno essere omogenei e armonici. Anche per quanto riguarda i costi di iscrizione non ci saranno grandi differenze (la forbice è tra i 2300 / 2600 euro). Ha aggiunto che da parte del Miur non sono arrivate altre novità e, molto probabilmente, non ne arriveranno più; non usciranno più decreti, pur restando alcuni punti oscuri o perlomeno discutibili. Per esempio per quanto riguarda il reclutamento dei tutor da parte delle università: per questo i responsabili degli atenei stanno pensando ad una specie di bando che li possa reclutare, a prescindere dal decreto che dovrebbe già essere arrivato da Roma e del quale non si hanno ancora notizie.
Faldi ha aggiornato il numero degli iscritti in queste ore, che è di poco più di centomila, molto al di sotto delle previsioni ministeriali, e ha poi aggiunto che, dopo gli ultimi chiarimenti sui pre test, il trend sta crescendo e molti, interessati, si stanno iscrivendo proprio in questi ultimi giorni.

La prima parte dei test partirà, quindi, verso la seconda metà di luglio, mentre le università, decise a rendere il percorso dei candidati il più chiaro possibile, stanno lavorando alle linee guida delle prove successive, pur mantenendo un percorso autonomo per quanto riguarda le date delle prove scritte e orali.
Anche per questo passaggio non mancano problemi di organizzazione: ci sono università che, prevedendo un alto numero di candidati, stanno facendo fatica a trovare spazi, docenti disponibili per i corsi e personale di vigilanza scolastico, ma tutto si dovrebbe risolvere per l’inizio del percorso di formazione.
Faldi ha concluso il suo intervento invitando a visitare il sito del ministero per rimanere aggiornati sulle ultime novità. Ha poi rivolto ai presenti un appello, spiegando loro che, in ogni caso e pur comprendendo le tante difficoltà, quella che hanno davanti è un’opportunità da sfruttare.

Anche la presidente di Diesse Lombardia, Mariella Ferrante, ha espresso alcuni dubbi su come si è svolta la preparazione di queste attese prove da parte del ministero e ha posto alcune domande alla politica e ai suoi rappresentanti. Di queste domande e delle risposte in sede politica, daremo conto in un prossimo articolo.

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