Te Deum laudamus per le orme positive lasciate da Amicone nella tundra desolata che è questa società

La presenza di Luigi, sia pure per breve tempo, nella mia vita mia ha aiutato portare il peso di quella enorme eredità che ci ha lasciato don Giussani: la certezza della “positività della vita”

Anni orsono, di questi tempi, Luigi Amicone mi chiese con insistenza un Te Deum. A lui piacque perché lo trovava sincero e a me ha fatto bene… perché era vero! Adesso è il direttore Boffi a richiedermi un Te Deum; lui conosce l’affetto che correva tra me e Luigi e ha il coraggio di chiedermi un ricordo in un atto di ringraziamento per la sua morte?

Devo riconoscere che ha ragione il direttore!

La presenza di Luigi, sia pure per breve tempo, nella mia vita ha portato conforto e sostegno nel portare il peso di quella enorme eredità che ci ha lasciato don Giussani: la certezza della “positività della vita”. Il Grandissimo Drammaturgo gli ha tolto la parte più spettacolare del “copione-vita” (con la morte improvvisa) e però gli ha ridato grandezza di “caratterista” in una infinità di situazioni.

Nella sua lettura della quotidianità era evidente la fiducia granitica nella Paternità di Dio verso di noi. A me, per esempio, faceva impressio...

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