La grottesca storia della statalizzazione dell’isola di Budelli

Prima fecero fuoco e fiamme perché non finisse nella mani di un privato, ora il Parco dice che non la vuole gestire. Harakiri ambientalista

Oggi la Stampa racconta il triste caso dell’Isola di Budelli, nell’arcipelago della Maddalena in Sardegna, al centro di una vicenda dagli aspetti surreali. La notizia è che l’ente Parco, che aveva il compito di gestirla, ha rinunciato ad acquisire l’isola perché, secondo i consiglieri, i soldi stanziati dal ministero dell’Ambiente andrebbero utilizzati «in altre iniziative a vantaggio della valorizzazione del territorio».

IL MILIARDARIO. Un passo indietro. La splendida isola, di proprietà privata sin dalla metà dell’Ottocento, è stata messa all’asta dal Tribunale di Tempio da qualche anno. Sul territorio vigono severi vincoli e divieti che hanno permesso in questi anni di mantenere integro lo stato dei luoghi. Qualche anno fa, si fece avanti per acquistarla un miliardario neozelandese, Michael Harte, che presentò un suo progetto e si proclamò disposto a rispettare tutti i vincoli ambientali. Persino quello di non passeggiare, lui stesso, il proprietario, sulla celebre Spiaggia Rosa.

3 MILIONI. Fu allora che partì una campagna politica e di stampa perché Budelli non finisse nelle “immonde mani dei privati” (mani in cui era già stata, come abbiamo detto). Sel presentò in Parlamento un emendamento per sottrarre l’isola ad Harte e l’ex ministro dell’Agricoltura, Alfonso Pecoraro Scanio, si prodigò perché «gli introiti delle visite all’isola possano essere utilizzate dall’ente parco per potenziarne la fruibilità invece di arricchire un investitore privato». Fu così che il ministero dell’Ambiente approvò un finanziamento di quasi tre milioni in favore dell’Ente parco.

IL CUSTODE. Dall’altra parte della barricata, cioè a favore di una gestione privata dell’isola, si erano schierati il sindaco di La Maddalena, Angelo Comiti, e Legambiente. A loro dire, la statalizzazione era «una fesseria» perché, come dimostrato dagli anni recenti, la sua bellezza era preservata a causa dei vincoli e non grazie al fatto che fosse nelle mani dello Stato.
Della stessa idea era Mauro Morandi, il custode che vive da solo sull’isola dal 1989 e che già qualche anno fa, in un’intervista al Resto del Carlino, aveva capito come sarebbe andata a finire. «Lo Stato pagherebbe Budelli tre milioni di euro – aveva detto – e poi dovrebbe gestire tutto, spendendo dei soldi che adesso risparmia. Sette anni fa è arrivato il nuovo presidente dell’ente Parco della Maddalena. Aveva delle belle idee, che ho condiviso, ma non è stato fatto praticamente niente. I problemi che c’erano allora non sono stati risolti. Tutti gli inverni raccolgo l’immondizia che arriva con le burrasche. L’ente interviene con molta lentezza o non fa proprio nulla».

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