Solo una sana e consapevole compagnia salva il deputato dal prossimo Qatargate

Che cosa può reggere di fronte alla forza del potere? Non certo un’architettura fondata su procedure burocratiche e una inesistente superiorità morale

«A Roma tutto ha un prezzo», scriveva il retore Giovenale. Già ai tempi dell’impero romano o dell’antica Grecia la politica e la vita delle istituzioni erano attraversate da episodi di corruzione. Non rimaniamo pertanto sorpresi dai recenti fatti di cronaca europea. Il Qatargate non sarà certo l’ultimo tsunami di malaffare che si abbatterà sulla nostra democrazia. Solo un grillino potrebbe ancora sorprendersi e credere il contrario. Allo stesso tempo, sappiamo dalla Storia che, oltre un certo livello di corruttela, le istituzioni pubbliche si erodono a tal punto da implodere su loro stesse. Pertanto, il rapporto tra potere e affari, tra responsabilità pubblica e interessi privati sempre rimarrà sul tavolo della nostra vita democratica come un aspetto problematico.

Anziché stracciarsi le vesti, a volte in maniera ipocrita, o scadere in considerazioni dal vago sapore neopuritano, credo sia più interessante interrogarsi su cosa questo scanda...

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