Simone. L’autolesionismo e una domanda: perché fare il bene?

«Ho visto molti detenuti tagliarsi, ferirsi. Che cosa porta a farsi del male? Che cosa porta a farsi o fare del bene?». Ventiquattresima lettera da San Vittore

Ventiquattresima lettera inviata a tempi.it da Antonio Simone, detenuto nel carcere di San Vittore a Milano. In coda trovate le precedenti missive.

Una delle cose che accadono più di frequente in carcere sono gli atti di autolesionismo.
Ho visto molti detenuti tagliarsi, ferirsi. C’è anche un autolesionismo che si esprime in gesti meno violenti, come ad esempio coloro che decidono di uscire all’aria aperta solo poche volte l’anno. C’è poi un autolesionismo mentale, cervellotico.

Che cosa porta a farsi del male? Domanda complessa e difficile.

Che cosa porta a farsi o fare del bene? Sapere che sei voluto, che qualcuno ti ha voluto. È l’origine di una coscienza di sé indomabile, rivolta a un positivo.

Antonio Simone

 

Lettere precedenti:
23. Il carcere può esser casa se l’orizzonte è l’infinito

22. Per le vostre preghiere ho vergogna e vi ringrazio

21. Il gioco dei 30, 50, 70, 100 milioni

20. Lo sciopero della fame, i cani e la spending review

19. Sciopero della fame. Appello da San Vittore

18. Che me ne faccio del prete in carcere?

17. In carcere l’Italia gioca in trasferta e comandano gli albanesi

16. Leggo Repubblica solo per capire se posso chiedere i danni

15. La mia speranza (cosa disse don Giussani nel 1981)

14. Ikea festeggia la condanna definitiva. Festa con incendio

13. «Che differenza c’è tra me e voi fuori? Nessuna»

12. «Sono di Cl non perché sono giusto. Ma per seguire una via»

11. «Amico, posso diventare anche io di Comunione e libertà?»

10. Gli scarafaggi, il basilico e l’urlo nella notte

9. Mi dimetto da uomo. Meglio essere un porco

8. Cresima in carcere con trans. Sono contento

7. Repubblica mi vuole intervistare. Ok, ma a due condizioni

6. In quel buio che pare inghiottirmi, io ci sono

5. La rissa e l’evirazione. Storie di ordinaria follia a San Vittore

4. Io, nel pestaggio in carcere con cinghie e punteruoli

3. «Ezio Mauro, se vuoi farmi qualche domanda, sono pronto»

2. Anche da un peccato può nascere un po’ più di umanità

1. Lettera dal carcere di Antonio Simone. Con una domanda a Repubblica

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