Serve un’autentica lobby del buon senso per difendere la famiglia e il diritto naturale

Tra la legge sull'omofobia e quella per le coppie di fatto, i militanti dei "nuovi diritti" si sono mobilitati. Ci vuole un'iniziativa come la "Marcia per la vita" anche su questo fronte

Non è necessaria la sfera di cristallo. I primi provvedimenti del “pacchetto famiglia” che verranno messi all’ordine del giorno del Parlamento saranno le leggi sull’omofobia e sul riconoscimento giuridico delle coppie di fatto. Sconsiglio ragionamenti del tipo “il governo è sorretto da un maggioranza anomala e precaria, e questo scoraggerà interventi sui temi etici”. Per tre ordini di ragioni: a) su coppie di fatto e omofobia i mutamenti normativi saranno (impropriamente) presentati come necessaria attuazione di direttive comunitarie, come si è già tentato in passato; il ministro Idem è stata chiara in proposito; b) oggi questi due temi non sono così divisivi, come attesta il coro di consensi di esponenti autorevoli del centrodestra alla campagna di pressione avviata da Repubblica, secondo la tecnica sperimentata del “caso pietoso” (stavolta un gay diciassettenne); c) al governo non viene chiesto di occupare la prima linea, bensì di prendere atto della volontà del Parlamento.

Se da una parte le forze che puntano a disgregare ulteriormente la famiglia sono in movimento, dall’altra dovrebbe cessare l’atteggiamento di attesa: iniziative di mobilitazione come la Marcia per la vita e la raccolta Uno di noi devono diventare la regola. Volendo chiamare le cose col loro nome, serve una vera e propria lobby del buon senso che favorisca collegamenti fra tutte le realtà associative (non necessariamente confessionali) che già operano in positivo sulle tematiche in questione, e soprattutto faccia sentire la propria voce, con le istituzioni e in piazza. Rendere evidente che si è in tanti, che non ci si conforma alla caricatura nella quale ci si vorrebbe costringere, che quindi – senza urla o gesti inconsulti – si è pronti ad affrontare la battaglia sul piano culturale con argomenti di diritto naturale, e perciò laici.

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