Sentenza Strasburgo/Legge 40. Lupi e Farina: «Pericolose derive eugenetiche»

Dichiarazione di Maurizio Lupi sulla decisione della Corte di Strasburgo. Duro anche Renato Farina: «È il via libera morale e legale alla selezione della specie. Eugenetica nazista con linguaggio postmoderno»

(AGI) – Roma, 28 ago. – «Siamo abituati, ma confesso che mi fa sorridere il tentativo maldestro di tanti colleghi di piegare ai propri interessi la sentenza della Corte di Strasburgo sulla legge 40. Soprattutto perché non conosciamo ancora in maniera compiuta le motivazioni. Detto questo io credo che ci sia sempre stata chiarezza, almeno da parte nostra, sull’argomento. La legge 40 è una buona legge, non è il frutto di ideologie né di scelte confessionali, ma del lavoro parlamentare confermato dalla volontà popolare attraverso il referendum». Lo afferma Maurizio Lupi del Pdl.

«È la prima legge – aggiunge Lupi – che affronta in maniera efficace un tema delicato e fissa un principio irrinunciabile: la vita va tutelata fin dal suo concepimento. E mi dispiace per i miei colleghi ma non esistono vite di serie A o vite di serie B. Questo è un punto da cui non di può retrocedere e chi vuole cogliere la palla al balzo per aprire la strada a pericolose derive eugenetiche sappia che troverà un’opposizione decisa. Non si possono trasformare desideri, anche legittimi, in diritti. Mi auguro che il governo faccia ricorso contro questa sentenza». (AGI)

«La decisione della Corte dei diritti (poco) umani di Strasburgo è il via libera morale e legale alla selezione della specie. Eugenetica nazista con linguaggio postmoderno». È qanto scrive su twitter il deputato del pdl Renato Farina

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