Classifiche, che difficoltà. Non si può chiedere a chi ama il cinema di scegliere. Alla domande tipo “Qual è il tuo film preferito?” “E il regista?”, io non ho mai saputo rispondere. Certo, potrei dire che i film di Alfred Hitchock hanno cambiato per sempre il mio modo di approcciarmi al cinema, che Tim Burton è un genio visionario che non ha rivali e che Quentin Tarantino mi ha fatto amare alla follia i film pieni zeppi di sangue e morti ammazzati. Potrei dire che a 12 anni guardavo dieci volte a settimana Il silenzio degli innocenti e Alice nel paese delle meraviglie (uno dopo l’altro, scelta ardita!), ma basterebbe questo per definire il mio regista e i miei film preferiti? Assolutamente no. Sarà per questo motivo che leggo sempre con una certa diffidenza le classifiche che quotidianamente vengono sfornati dai siti specializzati. Ma chi ha a che fare con il grande schermo sa benissimo che quando a segnalare una classifica è Imdb, il portale della settima arte per eccellenza, un occhio bisogna necessariamente buttarcelo.
Qui i noleggiatori si fermano e da qui nascono le mie obiezioni. Senza stare a spulciare manuali di cinema alla ricerca della scena perfetta, ci sono almeno altri due film da ricordare: il capolavoro Colazione da Tiffany, con il bacio che suggella l’amore ritrovato tra la protagonista Audrey Hepburn e il suo amato George Peppard e uno dei più bei film d’animazione degli ultimi anni, Wall-E. Ricordate la scena in cui il robottino innamorato offre l’ombrello alla dolce Eve? Indimenticabile, eppure nella classifica di LoveFilm non viene neppure menzionata. Sarebbe un curioso esperimento da riproporre in Italia, ma con i Blockbuster che hanno abbassato le serrande per sempre la questione si fa complicata. Ma sul vincitore sono pronta a scommettere: sarebbe sicuramente Gabriele Muccino. Il film? Sono tutti in gara, il regista romano ama far correre, litigare, abbracciare, riappacificare i suoi interpreti sotto la pioggia battente.
@paoladant