Rassegna stampa/1 Federalismo: ecco le nuove tasse comunali

Più autonomia impositiva per i Comuni che con Sergio Chiamparino (Pd) si dicono soddisfatti della quarta bozza del ministro Roberto Calderoli. Le novità: sblocco parziale delle addizionali Irpef, tassa di soggiorno fino a cinque euro a discrezione dei sindaci, possibilità di inserire tasse di scopo, modifica della cedolare secca e aliquota Imu allo 0,76%

Ieri l’Anci, l’Associazine dei Comuni italiani, ha detto sì al decreto sul fisco comunale, alla quarta bozza preparata dal ministro Roberto Calderoli. Le novità sono: sblocco parziale delle addizionali Irpef, tassa di soggiorno fino a cinque euro, nuova tassa di scopo, modifica della cedolare secca e aliquota Imu allo 0,76%.

“Fino a ieri il testo che ridisegna la fiscalità dei Comuni scontentava tutti:
maggioranza e Comuni, Pd e Terzo polo. Oggetto del contendere le poche certezze sulle risorse future. Da anni i sindaci reclamavano l’aumento delle addizionali Irpef, uno dei modi per recuperare il gettito perduto con i tagli ai trasferimenti e l’abolizione dell’Ici sulla prima casa. […] Dopo lunga trattativa con Giulio Tremonti, Calderoli ha strappato il sì: chi oggi ha l’addizionale inferiore allo 0,4%, la potrà alzare fino a quella soglia nel limite annuo dello 0,2%” (Stampa, p. 11).

Quando il decreto avrà incassato il parere della Bicamerale
e l’ok del Consiglio dei ministri, sarà legge. “Cambia anche la cedolare secca sugli affitti da applicare ai proprietari: le due aliquote sono ora fissate al 19 e 21% (per canoni concordati o liberi), non c’è più il fondo di sostegno per i poveri, ma chi sceglierà di pagare le tasse con l’aliquota secca non potrà chiedere aumenti agli inquilini” (Stampa, p. 11). La tassa di soggiorno di un massimo di cinque euro a notte potrà essere applicata non solo dai capoluoghi ma anche dalle città turistiche e d’arte. I sindaci decideranno come e quando applicarla e come spendere i ricavi.

Sarà possibile anche introdurre tasse di scopo per finanziare restauri
o opere pubbliche. “Altra questione posta dai Comuni, l’aliquota dell’Imu, la tassa che nel 2014 sostituirà Ici e Tarsu. […] Potrà essere applicata nel limite dello 0,76%. L’Anci è soddisfatta. Lo conferma una nota voluta dal sindaco di Torino Sergio Chiamparino (Pd): «Il provvedimento è migliorato e da certezze». Il Terzo polo conferma il proprio no, Italia dei Valori e Pd sono incerti: tutti invocavano più autonomia impositiva, ora lamentano che le tasse aumenteranno” (Stampa, p. 11).

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