Papa Francesco: “Diciamo sì alla vita e no alla morte e alle sue ideologie”

Nella Giornata dedicata all’"Evangelium Vitae" il Pontefice ha detto che l'uomo che non sceglie la vita "si lascia guidare dalle ideologie". E ha ricordato l'esempio di Focherini

Papa Francesco, in occasione della Giornata dedicata all’”Evangelium Vitae” e davanti a numerose delegazioni del “popolo della vita”, ha detto che “seguire la via di Dio conduce alla vita, mentre seguire gli idoli conduce alla morte”. Il papa è tornato a parlare dunque di tematiche inerenti la vita (come aveva fatto un mese fa parlando di embrione), all’interno di giornate dedicate proprio ad affrontare questioni come aborto ed eutanasia.

LA FEDE RENDE LIBERI. “Diciamo sì all’amore e no all’egoismo – ha detto il Pontefice -, diciamo sì alla vita e no alla morte, diciamo sì alla libertà e no alla schiavitù dei tanti idoli del nostro tempo; in una parola diciamo sì a Dio, che è amore, vita e libertà, e mai delude”.
“Una fede che ci rende liberi e felici” ha ribadito il Papa, sottolineando che “solo la fede nel Dio Vivente ci salva; nel Dio che in Gesù Cristo ci ha donato la sua vita e con il dono dello Spirito Santo ci fa vivere da veri figli di Dio”.
La fede cattolica non è inno al “no”: “Non devi fare questo, non devi fare questo, non devi fare questo. No! Sono un inno, al “sì”, a Dio, all’Amore, alla vita. Cari amici, la nostra vita è piena solo in Dio, perché solo Egli è il Vivente!”.

IL CRISTIANO NON E’ UN FANTASMA. “Il cristiano è un uomo spirituale, e questo non significa che sia una persona che vive ‘nelle nuvole’, fuori della realtà, come se fosse un fantasma, no! Il cristiano è una persona che pensa e agisce nella vita quotidiana secondo Dio, una persona che lascia che la sua vita sia animata, nutrita dallo Spirito Santo perché sia piena, da veri figli. E questo significa realismo e fecondità. Chi si lascia condurre dallo Spirito Santo è realista, sa misurare e valutare la realtà, ed è anche fecondo: la sua vita genera vita attorno a sé”.
“Spesso l’uomo non sceglie la vita, non accoglie il Vangelo della vita – ha aggiunto – ma si lascia guidare da ideologie e logiche” orientate “dall’egoismo, dall’interesse, dal profitto, dal potere, dal piacere e non sono dettate dall’amore, dalla ricerca del bene dell’altro”.

IL BEATO FOCHERINI. All’Angelus Papa Francesco ha citato l’esempio di Odoardo Focherini, sposo e padre di sette figli, giornalista, che è stato proclamato beato ieri a Carpi, in Emilia Romagna. “Catturato e incarcerato in odio alla sua fede cattolica, morì nel campo di concentramento di Hersbruck nel 1944, a 37 anni. Salvò numerosi ebrei dalla persecuzione nazista. Insieme con la Chiesa che è in Carpi, rendiamo grazie a Dio per questo testimone del Vangelo della Vita!”.
Papa Francesco ha concluso affidando alla materna protezione della Madonna “ogni vita umana”, “specialmente quella più fragile, indifesa e minacciata, alla sua materna protezione”.

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