Papa: «Cosa si aspetta a restituire la libertà ad Antonio Simone?»

Parla il deputato pidiellino: «Il prolungato e prostrante regime carcerario nei confronti di Simone ricorda i modi e le forme del famigerato rito ambrosiano: dalla cella esci solo se accusi»

«Adesso che al Presidente Roberto Formigoni è arrivato il tanto atteso avviso di garanzia, possiamo sperare che al signor Antonio Simone, recluso da oltre tre mesi a San Vittore, possa essere restituita la libertà?», è quanto si chiede il deputato del Pdl Alfonso Papa con riferimento all’inchiesta sulla fondazione Maugeri.

«Il carcere senza condanna è extrema ratio, misura cui ricorrere quando ogni altra risulti inadeguata. Lo dice il Codice di procedura penale – continua Papa – Forse, ora che l’accusa nei confronti del Presidente Formigoni si è cristallizzata, i magistrati di Milano potrebbero decidere di accordare a Simone un regime meno afflittivo come gli arresti domiciliari».

«Mi permetto di prospettare questa ipotesi – conclude l’onorevole Papa – perché il prolungato e prostrante regime carcerario nei confronti di Simone ricorda piuttosto i modi e le forme del famigerato rito ambrosiano: dalla cella esci solo se accusi. La carcerazione preventiva come mezzo per estorcere confessioni è tortura, e il caso Simone ne è un esempio eclatante».

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