Nato. Se passa la linea Trump, l’Italia dovrà spendere 18 miliardi in più all’anno

Solo cinque paesi su 28 destinano come previsto il 2 per cento del Pil all'esercito. Per raggiungere l'obiettivo i paesi dell'Ue dovrebbero spendere 96 miliardi in più

Il presidente americano Donald Trump vuole vedere «progressi reali da qui alla fine del 2017» da parte degli alleati della Nato che non rispettano l’obbligo di destinare il 2% del Pil alle spese militari. Lo ha dichiarato lunedì il vicepresidente Mike Pence a Bruxelles. Altrimenti, minaccia il presidente Usa, «vi difenderete da soli». Ma quanto costerebbe ai paesi europei rispettare gli impegni?

CINQUE SU 28. Solo cinque paesi su 28 rispettano i requisiti della Nato: Estonia (2,1%), Grecia (2,4%), Polonia (2,2%), Regno Unito (2,1%) e Stati Uniti (3,6%). La Romania ha promesso di raggiungere l’obiettivo 2% entro il 2017, Lettonia e Lituania entro il 2018. L’Italia invece spende “solo” l’1%, la Germania l’1,2% e la Spagna l0 0,9%. Secondo uno studio del think tank Bruegel i paesi dell’Unione Europea dovrebbero destinare complessivamente alla Difesa 96 miliardi di dollari in più ogni anno.

18 MILIARDI. Nel dettaglio, se Trump obbligasse davvero l’Europa a rispettare le quote previste, la Germania dovrebbe sborsare 30,28 miliardi di dollari in più all’anno. L’Italia, che ha un Pil molto più basso, 18,35 miliardi e la Spagna circa 16 miliardi. La Francia invece dovrebbe aggiungere 6 miliardi. Nel 2014 tutti i paesi della Nato si sono impegnati a ritornare a quota 2%, fino al 2000 rispettata universalmente, e già nel 2016 le spese dei paesi europei sono aumentate complessivamente del 3,8%.
Per alleviare il costo di questo impegno, Italia e Spagna hanno chiesto di calcolare non solo l’impegno quantitativo, ma anche quello qualitativo e la partecipazione a missioni e operazioni. Posizione ribadita a Monaco anche dalla Germania.

Foto Ansa

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