DA DUE ANNI. La notizia di per sé non è nuova. Infatti l’istituto – per altro recentemente già strapazzato dai giornali per la vicenda di uno studente “discriminato perché gay”, diffusa a fine settembre da organi di stampa locali, subito cavalcata da qualche politico frettoloso e poi rivelatasi una montatura – aveva raggiunto la medesima risoluzione anche nel 2014. Sono due anni dunque che l’Ecfop annulla la tradizionale Messa di Natale, e solo a Monza, visto che nelle succursali di Desio, Carate Brianza, Vimercate e Milano la Messa si celebra ancora.
SACRAMENTO EXTRASTRONG. La sorpresa quest’anno sta nelle motivazioni della scelta offerte al Corriere della Sera da don Oneta. Per spiegare in che senso il gesto possa risultare “discriminatorio” per gli studenti non cattolici, e anche per rispondere alle critiche degli insegnanti dell’istituto che vedono nella rinuncia alla Messa «un passo indietro rispetto all’identità cattolica della scuola», il sacerdote dice:
«Non si tratta di una rinuncia alla nostra identità, in vista del Santo Natale ci troveremo coi ragazzi per un incontro di preghiera cristiana, accompagnato da un momento di riflessione collettiva; è pur sempre una atto liturgico. La Messa, e il sacramento dell’eucaristia, per alcuni può essere un atto di culto troppo forte, non solo per chi professa una fede diversa, ma anche per chi non è solito frequentare la chiesa».