Messora, il comunicatore del M5S che sognava di «fare una cosetta a tre» con Carfagna, Prestigiacomo e Gelmini

«Ho fatto una cosetta a tre con la Carfagna, la Gelmini e la Prestigiacomo»: così si intitolava un post del grillino Claudio Messora pubblicato nel 2010, cancellato dall'autore ma rimasto su internet

«Ho fatto una cosetta a tre con la Carfagna, la Gelmini e la Prestigiacomo». Chi è il finissimo personaggio pubblico che l’11 luglio 2010 raccontava di “fare cosette” con le ministre in sogno in un post del suo blog? È Claudio Messora, capo della comunicazione al Senato del Movimento 5 Stelle, in questi giorni al centro della bufera per un tweet, poi cancellato, contro Laura Boldrini: “Cara Laura volevo tranquillizzarti… Anche se noi del blog di Grillo fossimo tutti dei potenziali stupratori… tu non corri nessun rischio!”.

IL SOGNO. Ma Messora, come riporta il Foglio, non è nuovo alle “idee di stupro”. In un post pubblicato sul suo blog Byoblu, poi cancellato in parte ma rimasto disponibile nella cache di Google, come vuole la migliore democrazia web grillina affamata di trasparenza, scriveva di essersi addormentato e di aver sognato Mara Carfagna, Mariastella Gelmini e Stefania Prestigiacomo: «Mi trovavo sempre disteso sul letto ma ecco che insieme a me, in completo deshabillé, c’erano proprio loro: Mara, Stefania e Mariastella. Ovviamente in panni diversi da quelli abituali. Mi sono così chiesto quale ruolo, nel contesto onirico disegnato da un’impudente libido, avrei attribuito a ciascuna di loro».

LA FELLATIO. La risposta è imperdibile: «L’associazione immaginifica di Mara alla fellatio è stata automatica, grazie purtroppo alla marea di menzogne che su di lei sono state diffuse dalla solita sinistra che odia. Per Mariastella, invece, l’inconscio ha suggerito una elaborata legge del contrappasso. Si dice così tanto in giro che abbia sodomizzato la scuola che… Insomma, la simbologia onirica stupisce sempre per la sua crudezza».

LO STUPRO. Stefania invece «era un problema. La sua natura imprenditoriale le conferiva una qualità di penetrazione attiva, tipica dello stupro – lo stupro del territorio, lo stupro dell’ambiente  –, che francamente anche un super‐io dormiente come il mio si rifiutava in qualunque modo di subire. Poi, forse grazie all’emergere dell’associazione con la sua iniziativa legislativa sulla riduzione in schiavitù, ogni pezzo del mosaico ha improvvisamente trovato naturale collocazione: lei sarebbe stata la Mistress. Nessuna di loro tre ha voluto onorare la missionaria. Pazienza».

FATELO TUTTI. Infine, un consiglio ai suoi lettori: «Adesso stampa l’immagine che trovi in cima al post, sdraiati a letto fissandola intensamente, abbandonati tra le braccia di Morfeo e sperimenta anche tu l’allucinazione onirica o, a seconda della sensibilità istituzionale, l’incubo. Se ha funzionato e sei riuscito a sperimentare l’inebriante sensazione del sogno lucido, raccontaci come è andata».
Il fatto che il comunicatore del Movimento 5 Stelle non sappia contare (più che a tre, la “cosetta” era a quattro), a questo punto pare davvero la cosa meno grave.

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