Storie semplici, quotidianità, amici e famiglia. Il successo di Masha e Orso

Federica Iezzi (lisciani) ci spiega perché ora nel cuore dei bambini ci sono una bambina dispettosa e il suo grosso amico

I genitori italiani possono tirare un sospiro di sollievo. Forse Peppa Pig sta perdendo il primato nel cuore dei bambini e tra i telecomandi, perché una nuova coppia animata ne ha preso il posto. Loro sono Masha e Orso, una bambina e il suo grosso amico, una coppia irresistibile che ha inaspettatamente sostituito il maialino rosa. A trasmettere i cartoni animati Masha e Orso è Rai YoYo, a detenere i diritti per libri e giochi educativi è invece il Gruppo Lisciani, un’azienda di Teramo.
A raccontare a tempi.it il successo dell’orso e della bambina è Federica Iezzi, responsabile licensing e marketing dell’azienda. «In Italia Masha e Orso era già stato trasmesso dalla Rai nel 2009, ma su un canale differente, Rai Due. Non era stato apprezzato dal pubblico, forse perché posizionato in una fascia oraria sfortunata, o forse perché Rai Due non era il canale migliore in quel momento, in quanto generalista. Poi gli anni sono passati e Rai YoYo ha cominciato a imporsi come canale televisivo tematico preferito dai bambini, anche grazie al successo di Peppa Pig. Perciò quando la Rai ha riacquisito i diritti di Masha e Orso lo scorso anno è diventato subito un successo».

FOLCLORE RUSSO. La serie animata è stata creata a partire da una favola del folclore popolare russo, che racconta la storia di una bambina che si perde nel bosco, e si inventa mille stratagemmi per scappare dalle fauci di un grosso orso. Nella serie, la bambina sta benissimo e, anzi, vive con Orso. «Masha e Orso è un prodotto della Animaccord. Ne sono venuta a conoscenza nel 2013, durante il Licensing Expo di Las Vegas, dove vengono presentate le novità in termini di licenze di prodotti e personaggi. Mi aveva colpito subito, perché la grafica di Masha e Orso, in 3d, è davvero curata e accattivante, così come le scenette tra la bambina dispettosa e l’orso paziente, tutte costruite con delicatezza e buongusto. Sono tornata in Europa convinta che potesse essere una buona idea da seguire per i prodotti Lisciani, che sono giochi educativi per varie fasce di età, a cominciare da quella prescolare. Nello stesso periodo in cui eravamo in trattativa, Rai YoYo ha cominciato a trasmettere la serie, con un immediato successo e spodestando Peppa Pig che era la reginetta della fascia preserale».

SERIE TRAINO. Un recente episodio di Masha e Orso è arrivato a registrare ascolti fino a 800 mila spettatori. Cifre da capogiro che poi si riflettono anche sugli altri settori merceologici, i cui diritti sono spartiti tra varie aziende. Simba ne produce i giocattoli, le uova di Pasqua sono state prodotte da Dolphin, Perletti ha messo in commercio ombrelli e stivali da pioggia, Accademia una linea di cartoleria. I volumi educativi del Gruppo Lisciani sono da circa otto settimane primi nella classifica dei libri per ragazzi.
«In un momento in cui tutti i settori editoriali registrano un’inflessione, i libri per ragazzi portano avanti le vendite. Per questo dobbiamo ringraziare le scelte interessanti che porta avanti Rai YoYo. Grazie al successo dei suoi prodotti animati, dedicati alla fascia prescolare, è diventato il quarto canale Rai più visto – più di Rai News o Rai Sport – e il settimo canale più seguito in Italia, dopo quelli generalisti. Nonché il più amato tra i canali tematici per bambini, tra gratuiti e a pagamento».

COSA PIACE AI BAMBINI? La difficoltà nello scegliere serie animate o creare giochi educativi sta innantitutto nell’immedesimarsi con il piccolo pubblico ai quali sono rivolti: «Il successo di Peppa Pig ha dimostrato che ai bambini della fascia prescolare piace la semplicità della storia, piacciono aspetti del cartone che ritrova nella loro vita, i giochi con gli amici, i valori della famiglia e la sicurezza della mamma e del papà, l’approccio al mondo con occhi vergini. Peppa Pig era caratterizzato da disegni elementari, mentre Masha e Orso è raccontato con tecniche di animazione finissime, ma questo non ci deve stupire. I bambini di oggi sono abituati a vedere il mondo così, grazie alle grandi case di produzione hollywoodiane. Ma questo non significa siano meno pronti alla scoperta». E se cambiano i gusti dei bambini cambiano anche quelli dei genitori: «Vent’anni fa non c’era così attenzione, da parte degli adulti, ai cartoni animati che visionavano i bambini. Adesso è l’adulto a scegliere quale serie far guardare al figlio, in un sistema di coviewing. E, per grande gioia di noi produttori di giochi, il genitore sa già cosa dover comprare al bambino per farlo felice».

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