L’iniziativa apolitica e aconfessionale si è tenuta a piazza Montecitorio all’indomani dell’inizio dell’iter parlamentare di discussione della proposta di legge sull’integrazione della Legge Mancino-Reale promossa soprattutto dai parlamentari del Pd e di Sel. Tale proposta, lo ricordiamo, andrebbe ad istituire il reato di discriminazione per motivi fondati sull’omofobia o transfobia, in aggiunta a quelli razziali, etnici, nazionali o religiosi, sanzionando i trasgressori con la reclusione fino a quattro anni. Nel reato di discriminazione rientrano tutti quegli atti volti alla diffusione di un’opinione differente da quella di quanti affermano la legittimità del matrimonio omosessuale (e della relativa adozione o produzione mediante fecondazione artificale di figli).
L’approvazione della norma darebbe vita all’istituzione di un vero e proprio reato d’opinione. Si tratterebbe quindi di una “legge bavaglio”. A tal fine i “veglianti” de La Manif Pour Tous ITALIA – in linea con gli iniziatori francesi di questo movimento, che si preannuncia di portata europea, con l’imminente adesione di altre nazioni – hanno voluto ribadire il diritto fondamentale di ogni cittadino a manifestare il proprio pensiero, garantito dall’art. 21 della Costituzione Italiana, la quale «riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio». I “veglianti” hanno voluto sottolineare ancora una volta il carattere del tutto aconfessionale e apolitico della manifestazione in particolare e del movimento in generale, evitando l’esposizione di ogni tipo di simbolo religioso o partitico.