L’on. Massimo Polledri (Lega) a Radio Tempi: «Ecco perché ho votato no all’arresto di Milanese»

Per parlare di stretta attualità politica è intervenuto a Radio Tempi il parlamentare Massimo Polledri (Lega Nord). L'onorevole ha spiegato le ragioni del suo no all'arresto di Milanese, ha espresso le sue perplessità sullo stato della giustizia italiana e ha rassicurato i suoi elettori: «Nella Lega nessun malumore»

Ospite de Gli spari sopra, l’onorevole Massimo Polledri. Con il parlamentare della Lega Nord si è parlato della stretta attualità politica. Polledri ha dichiarato di aver votato no all’arresto di Milanese e di averlo fatto con convinzione perché: «una persona deve andare in galera quando viene giudicata colpevole da un tribunale. E poi certo, c’è anche un motivo politico dietro al mio voto. Non mi sarei mai perdonato di vedere tornare al potere Bersani e soci, non possiamo permetterci di lasciare l’Italia in mano a timonieri di sinistra, sopratutto in un momento così difficile».

 

Riguardo al problema della giustizia, più che mai sentito e attuale, l’onorevole ammette qualche errore di troppo da parte della maggioranza, rea di non essere stata in grado di dare corpo a una riforma complessiva, di cui l’Italia necessita da tempo: «il processo lungo, quello corto, quello medio hanno solo creato scontento tra i giudici. E’ mancata la giusta determinazione e forse il premier non è stato consigliato al meglio dai suoi avvocati». In ultimo, una battuta sui presunti malumori all’interno della Lega. Per Polledri non c’è nulla di preoccupante all’interno del partito e Bossi è «una persona a cui tutta la Lega vuole bene. Un po’ di discussione c’è, certo, ma l’idea di una divisione interna è stata montata ad arte dai giornali».

 

Ascolta l’intervista integrale

 

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