L’India non crede a Finmeccanica. Favoriti i francesi

«Non gli crediamo» è la risposta del ministro della Difesa indiano alla documentazione inviata da Agusta Westland per le presunte tangenti della controllata di Finmenccanica.

«Hanno risposto e hanno negato ogni cosa, ma noi non gli crediamo». Questo è l’esito della documentazione inviata da Agusta Westland al governo indiano per voce del suo ministro della Difesa Arackaparambil Kurien Antony in un discorso avvenuto ieri al Parlamento. Una posizione che non va a migliorare la situazione della commessa di 564 milioni di euro per l’acquisto di 12 elicotteri su cui ora è favorita la francese Eurocopter.

IN FAVORE DEI FRANCESI. L’azienda francese è avvantaggiata grazie agli accordi raggiunti tra il presidente Francois Hollande e il premier indiano Manmohan Singh durante la visita del governo europeo immediatamente dopo l’arresto dell’ex amministratore delegato di Finmeccanica, Giuseppe Orsi.

IL BLOCCO. Il ministro A.K. Antony ha promesso che, per Finmeccanica, qualora sia verificata la colpevolezza, sarà immediato e automatico l’ingresso in una sorta di “black list” che bloccherà per cinque anni l’ingresso in qualsiasi gara d’appalto.
Nel frattempo le indagini del procura di Busto Arsizio vanno avanti e ieri i pm hanno interrogato Giuseppe Orsi ancora in stato di carcerazione preventiva dal 12 febbraio e per il quale il suo avvocato, Ennio Amodio, ha presentato la domanda di scarcerazione venerdì scorso al tribunale del Riesame di Milano.

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