I limiti della democrazia liberale e il ruolo decisivo delle minoranze cristiane

L'aborto, la guerra, l'Occidente, la Russia. Riflessioni sulla crisi dell'ordine mondiale, i suoi nemici interni ed esterni, e il pericolo dell'individualismo radicale


La Corte suprema americana non ha cancellato l'aborto con un tratto di penna. Né avrebbe potuto. Tuttavia nella distinzione tutta liberale per cui il potere non è concentrato in un unico blocco ma diviso, ha rimandato la questione al legittimo dibattito dei rappresentanti dei cittadini eletti per legiferare nei singoli Stati americani in un senso o nell’altro, poiché quello all’aborto non è un “diritto” federale costituzionalmente garantito. Che l'Occidente oggi sia tutto relativismo e gay pride, per dirla con Kirill, non coincide dunque con il fatto che il suo è un sistema liberale. Semmai tutte queste cose (anche per l'imporsi di nuovi diritti e istituti per via giudiziaria) disfano la democrazia liberale. I veri avversari di quest'ultima paradossalmente sono interni, non esterni. Sono quanti si definiscono, verrebbe da dire “impropriamente”, liberali.
I populisti sostenitori della democrazia illiberale alla Orban e i protettori del Ruskij Mir (Mondo russo), disposti a soste...

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