Le persone in sovrappeso hanno palestre tutte per loro. Allora meglio chiamarle ghetti

Per non ghettizzare le persone in sovrappeso negli Stati Uniti sono state create palestre riservate a chi deve perdere peso, tanto peso. Sembra un controsenso, eppure il fondatore Francis Wiesniewski parte dalla sua esperienza personale di ex grasso che, durante il percorso di fitness mirato al dimagrimento, si trovava a disagio in mezzo ai magri. In palestra tutti si mostrano, l’ambiente è pieno di specchi e secondo Francis per un grasso fare esercizio fisico contornato da esseri muscolosi può essere controproducente. «Qui accettiamo solo persone con seri problemi di peso. Quando ritroveranno la forma perduta non verranno mandati via, anzi serviranno da buon esempio per gli altri». E vai di controsenso.

CYCLETTE SU MISURA. Questa stessa idea è stata realizzata da una catena canadese, la Body Exchange, che ha attrezzi, tapis roulant e cyclette a misura di obeso, più ampie e più adatte a sopportare un peso importante. Così come avviene in Square one fitness club, i centri fondati da un ex concorrente di un docureality dedicato alla perdita di peso, The biggest Loser, un gioco in cui ogni partecipante mira a perdere la percentuale di peso più alta rispetto agli altri (trasmesso in Italia da Cielo e Sky Uno). A New York invece è stato aperto un centro yoga “per tutti i tipi di corpo”, il Buddha body yoga. Perché se pensavate che quelle posture a testa in giù o su una gamba sola, tipiche delle discipline orientali, fossero adatte solo a corpi affusolati, vi sbagliavate di grosso.

 

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