Le chiese e il design contemporaneo al Museo Diocesano di Milano

In principio erano di pietra a una o tre navate e vi facevano accesso solo i credenti cristiani, convocati nella chiesa a loro più vicina. Oggi sono immense, imponenti, maestose, di legno, di marmo e di vetro, le nuove chiese moderne richiamano non soltanto una massa di fedeli. Che siano alte come le cattedrali francesi o ampie come la Basilica di San Pietro o la “Cattedrale del Mare” descritta da Falcones nell’omonimo libero, le chiese invitano chiunque a farvi accesso, forti delle loro opere d’arte e delle loro architetture nate dalle mani dei più noti progettisti. Sono infatti state ideate da Fuksas, Isolarchitetti, Lisi, Moneo, Craig Hartman (SOM), Ziegler-Cooper e Rohn le tre chiese italiane e le tre cattedrali statunitensi protagoniste della mostra Genius loci. Chiesa e dialogo. Due continenti a confronto tra memoria e modernità, aperta da qualche giorno  (e fino al 6 gennaio 2013) presso il Museo Diocesano di Milano.

Si tratta di Santa Maria in Zivido di San Giuliano Milanese di Isolarchitietti, San Paolo Apostolo di Foligno di Fuksas, San Paolo Apostolo a Frosinone di Lisi e delle cattedrali di Oakland di Hartman, quella di Houston di Ziegler-Cooper e Rohn, e di Los Angeles di Moneo. Sono opere dal disegno architettonico e liturgico molto diverso che incarnano la svolta portata cinquant’anni fa dalla Costituzione liturgica Sacrosanctum Concilium riguardante la riflessione su come l’architettura e l’arte contemporanea possono ospitare ed esprimere la parola di Dio.

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