La vita che scorre negli scatti di Cesare Colombo. [link url=https://www.tempi.it/fotogallery/venti-scatti-per-ripercorrere-il-nostro-tempo]Foto[/link]

«Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. C’è un tempo per nascere e un tempo per morire (…). Un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire. (…) Un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per serbare e un tempo per buttar via. (…) un tempo per tacere e un tempo per parlare. Un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace». Attuali, universali, comuni, i versi del “grande codice” della Bibbia non smettono mai di scavare nell’animo umano, ne colgono le sfumature, ne limano le tensioni; adattandosi ai nuovi linguaggi della contemporaneità, diventano linee guida ideali per artisti che vogliono raccontare le tormentate – adesso piu che mai – riflessioni dell’uomo sul proprio viaggio terreno.

Ecco da quale spunto prende il via da sabato, alla Shots Gallery di Bergamo, la personale del fotografo lecchese Cesare Colombo, Riflettere la Luce (fino al 9 giugno). 20 scatti dei nostri tempi ripercorrono le tappe fondamentali della vita umana, dalla nascita alla morte, dall’innamoramento alla solitudine, dalla fede al lavoro. Serena e delicata, la donna in Attesa sta già assaporando il suo “tempo per amare”, mentre spaesati e stizziti, gli uomini immortalati nell’immagine Ai funerali delle vittime della strage di Piazza Fontana sono esseri umani vittime di quel “tempo per odiare” che però portano nel cuore la speranza di quel “tempo per costruire”.

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