La polizia francese autorizza la Manif contro il matrimonio gay, poi blocca e colpisce i partecipanti [link url=https://www.tempi.it/videogallery/polizia-francese-aggredisce-la-manif-pour-tous#.UYtqmSvORh0]Video[/link]

«C'è ancora il diritto di manifestare in Francia?». A Hérouville-Saint-Clair la polizia colpisce anche una disabile, che ha filmato tutta la scena

In Francia c’è ancora il diritto di manifestare? È la domanda che pone un comunicato della Manif Pour Tous raccontando quanto avvenuto il 6 maggio a Hérouville-Saint-Clair, comune di 22 mila abitanti nella Bassa Normandia. Qui un piccolo gruppo della Manif era stato autorizzato a manifestare dalla prefettura contro la legge su matrimonio e adozione gay in occasione della visita del ministro delegato alla Riuscita educativa George Pau-Langevin.

MEGAFONO VIETATO. Quando sono arrivati sul posto, però, i manifestanti sono stati allontanati dalla polizia rispetto al luogo prestabilito per la protesta. Alla responsabile è stato impedito di usare anche il megafono, sotto minaccia di portarla in commissariato. Chi ha protestato è stato bloccato fisicamente, uno di loro è stato anche buttato a terra.

 VIETATO FILMARE. La scena è stata filmata da una donna, portatrice di handicap. Per impedirle di filmare, la polizia l’ha colpita alla schiena causandole una incapacità temporanea totale di muoversi per 10 giorni. Il prefetto, che era presente, non è intervenuto.

LIBERTÀ DI ESPRESSIONE. «Chi potevano mettere in pericolo i manifestanti con i loro fischietti e il loro megafono?», chiede il comunicato della Manif. «La sicurezza del ministro era davvero minacciata? Perché questa reazione sproporzionata da parte delle forze dell’ordine? (…) Tutto questo porta a pensare che la libertà di espressione sia diventata un concetto molto flessibile» nella Francia di Francois Hollande.

@LeoneGrotti

Exit mobile version