La fidanzata del terrorista di Trèbes dispiaciuta che non ci siano stati più morti

La giovane francese si è convertita all’islam ed è sospettata di aver aiutato Lakdim a preparare l'attentato. Avrebbe rilasciato diverse dichiarazioni inquietanti



La fidanzata 18enne di Radouane Lakdim, il terrorista islamico naturalizzato francese che venerdì ha ucciso quattro persone nell’attentato a Carcassonne e Trèbes, è stata fermata venerdì dalla polizia e ha un profilo inquietante. Come riportato dai quotidiani locali, si è convertita all’islam nel 2016 e dall’anno successivo è stata schedata dai servizi d’Oltralpe nella lista dei sospetti jihadisti, anche se il suo livello di pericolosità era considerato “basso”.
Su Facebook si presenta come «simpatizzante dello Stato islamico» e davanti agli inquirenti ha negato di avere partecipato all’attentato del fidanzato, anche se ha ammesso di essere dispiaciuta che non ci siano state più vittime. La giovane ha sostenuto che non era a conoscenza delle intenzioni del terrorista, anche se poche ore prima che Lakdim entrasse in azione, la ragazza postava su Facebook una sura del Corano, la quale recita che i miscredenti andranno all’Inferno.
La giovane (il cui nome non può essere diffuso) è francese, originaria di Carcassone «e ha un cognome francese molto comune». Secondo quanto riportato da France Info, che ha intervistato la madre e alcuni vicini, aveva cominciato a frequentare Lakdim tre anni fa e i due volevano sposarsi con rito islamico. «Era solo la sua ragazza, ha solo avuto la sfortuna di innamorarsi di quel pezzo di merda». Un vicino ha dichiarato: «La conoscevo, sono scioccato. Era una ragazza ben educata, discreta, francese, normale. Non l’ho mai vista con il velo».
Quando è stata fermata dalle forze dell’ordine ha subito gridato: «Allahu Akbar». Secondo il procuratore di Parigi, François Molins, «manifesta tutti i classici segni di radicalizzazione». Secondo un’indiscrezione di Rtl, si sarebbe mostrata «fredda e arrogante» davanti agli inquirenti durante l’interrogatorio e avrebbe detto di «essere contenta di quanto successo. Peccato solo che non ne abbia uccisi di più». Ha anche aggiunto che se Lakdim gliel’avesse chiesto, avrebbe partecipato alla strage.
Secondo Molins, i due giovani non erano più in contatto da gennaio, ma la ragazza è sospettata di aver aiutato Lakdim ha costruire gli ordigni artigianali che sono stati ritrovati all’interno del supermercato colpito Super U di Trèbes.

@LeoneGrotti


Foto Ansa

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