«Buon Natale e buon anno nuovo»: chiunque sarà colto in flagrante a pronunciare queste parole rischierà l’arresto a Banda Aceh, una delle città più grandi di Aceh l’unica provincia dell’Indonesia dove a comandare è la sharia.
“BUON NATALE” VIETATO. A emettere la fatwa è stata l’Assemblea consultiva degli Ulema (Mpu) che ha proibito, e non è la prima volta, ai musulmani di fare gli auguri di Natale. «Questa non è una questione di tolleranza – ha dichiarato il leader dei religiosi islamici A. Karim Syeikh – riguarda la religione islamica, che proibisce ai suoi fedeli di celebrare il Natale». Secondo la fatwa degli ulema, se un musulmano augurasse a un cristiano “buon Natale” sarebbe come se lo celebrasse.
Gli ulema, in accordo con il Comune, hanno annunciato che membri della polizia della sharia saranno dislocati nei punti principali della città pronti a punire chiunque festeggi il nuovo anno: «La polizia sarà dispiegata in centro e negli spazi pubblici per impedire alla gente di festeggiare».
PERSECUZIONE RELIGIOSA. L’Indonesia è la nazione musulmana più popolosa al mondo ed è spesso teatro di violenze e abusi nei confronti delle minoranze, come quella cristiana. Circa ogni mese folle di musulmani tentano di distruggere chiese o di impedirne la costruzione. Nella provincia di Aceh, inoltre, vige la legge islamica mentre in altre aree si fa sempre più radicale l’influenza della religione musulmana nella vita di tutti i cittadini.