Centinaia di estremisti islamici cercano di impedire in Indonesia la costruzione di una chiesa cattolica

I cattolici hanno ottenuto tutti i permessi dalle autorità locali, che però potrebbero cedere davanti alle pressioni degli islamisti. «Le proteste non sono opera di gente della zona, ma di persone che non hanno nulla a che vedere col progetto»

I cattolici di un villaggio indonesiano dopo dieci anni di lavoro hanno ottenuto il permesso dal governo locale di costruire una chiesa, ma centinaia di estremisti islamici hanno promosso manifestazioni e proteste per impedirlo. L’Indonesia è la nazione musulmana più popolosa al mondo, la libertà religiosa è formalmente garantita ma è spesso teatro di episodi di discriminazione e persecuzione dei cristiani.

I FATTI. I cattolici di Kranggan, sottodistretto della reggenza di Bekasi, nella provincia di West Java, hanno ottenuto nel dicembre del 2012 il Imb, l’autorizzazione a costruire una chiesa, difficilissima da ottenere. La procedura infatti prevede che si presenti il nulla osta di un certo numero di residenti dell’area dove si vuole costruire il luogo di culto e del gruppo per il dialogo interreligioso del posto. E spesso subentrano pressioni o minacce islamiste per bloccare i lavori, come riporta Radio Vaticana.

PROTESTE ISLAMISTE. Nonostante a Kranggan tutti i permessi siano stati ottenuti, i dimostranti hanno attaccato i cattolici affermando che un edificio cristiano in un’area a maggioranza musulmana servirebbe solo ad «alimentare» lo scontro interreligioso e metterebbe in pericolo la coesistenza pacifica fra confessioni diverse. Per questo i manifestanti si sono appellati alle autorità di Bekasi chiedendo di “congelare” l’Imb. Secondo fonti citate da AsiaNews, «tutte le procedure sono state espletate e per questo il 17 dicembre 2012 le autorità hanno concesso il nulla osta alla costruzione della chiesa». Agung Dewabrata, segretario del comitato organizzativo cattolico, ha aggiunto che «non è mai stata fatta opera di proselitismo tra i non cattolici». Il paradosso a Kranggan è che «le proteste non sono opera di gente della zona, ma di persone provenienti da altri villaggi e che non hanno nulla a che vedere col progetto della chiesa».

SCANDALO YUDHOYONO. Le proteste e le manifestazioni arrivano a poche settimane dalla consegna, che ha destato scalpore e indignazione, al presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono di un premio per la difesa della libertà religiosa. Il premio conferito da una fondazione statunitense non tiene conto che nella maggior parte delle volte il governo centrale non fa nulla per fermare gli estremisti o per impedire che gli attacchi contro i cristiani si verifichino.

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