Il primo giorno di scuola e la qualità lombarda – Dossier

Punteggi Invalsi tra i più alti d'italia, offerta scolastica omogenea e istituti professionali sfaccettati sono l'arma in più della scuola in Lombarda. Che ha da dire anche in Europa.

Mentre le scuole italiane si stanno ripopolando, e i ragazzi calcano già i pavimenti delle strutture in cui “vivranno” i prossimi mesi di vita, gli istituti della Lombardia stanno vivendo uno dei momenti più difficili. Non tanto per la crisi economica, che comunque induce a diminuire gli introiti prefissi per i docenti, quanto per la difficoltà a pervenire a una struttura dirigenziale adeguata. Ma la scuola lombarda, per qualità e per quantità, rappresenta uno dei più alti standard italiani, se non europei. A dirlo sono i risultati del test Invalsi, come esemplificati nella tabella sottostante.

Per circa 1 milione 200 mila studenti della scuola statale (pubblica e paritaria) sono impiegati 107 mila insegnanti, con una media di circa 22 alunni per classe. All’interno del gruppo, si contano 320 mila studenti all’interno del sistema paritario statale – solo 260 mila nel privato – che fanno risparmiare alle casse dello Stato un esborso pari a un miliardo e 300 milioni di euro. Ad oggi in Lombarda la macchina dell’istruzione statale spende 7 miliardi all’anno per azionare 5300 istituti.

A fronte della pressante problematica dell’abbandono scolastico, la Lombardia ha avuto buon gioco nel distribuire omogeneamente licei, istituti tecnici e istituti professionali. Da quel che si vede nel grafico sottostante, le diverse provincie hanno adottato una politica che garantisse ampia scelta per gli studenti.

Il panorama dell’istruzione professionale è frastagliato. Sono tante le opzioni di scelta. Inoltre, in Lombardia è possibile ottenere la qualifica professionale in tre anni. La liceizzazione della scuola è tra le cause della dispersione scolastica, problema praticamente arginato in Lombardia, nonostante non ci siano ancora rilevazioni omogenee e assolutamente valide.

Tra i progetti regionali proposti per l’anno scolastico 2012-2013, Valentina Aprea pone l’attenzione su tre novità. La prima, Generazione Web, vuole innovare l’apprendimento mediante metodologie didattiche tecnologiche, con contenuti e applicativi digitali e dispositivi interoperabili con la “storica” carta stampata. La seconda, Work in progress, vuole sviluppare l’istruzione tecnica-professionale attraverso la collaborazione con l’imprese, l’alternanza scuola lavoro e la costruzione di un portale online che mostri alla famiglia l’intero panorama culturale e formativo a disposizione dei giovane. Infine, Generazione Expo, che vuole sensibilizzare gli studenti alle tematiche del'”esposizione universale”: l’alimentazione e il benessere.

@danieleciacci

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