Il magico storytelling di Veltroni che trasforma l’eterologa in poesia

La sua intervista a Carmen Consoli per il Corriere è una teodicea laicizzata dove il seme diventa padre e lo sperma scelto da un catalogo si muta in essere vivente

Leggo la bella intervista di Carmen Consoli rilasciata a Walter Veltroni sul Corriere della Sera il 10 dicembre 2021. Una composizione sinfonica e sentimentale, dove la rammemorazione diventa come un pentagramma su cui la cantante disegna il suo passato, il ricordo del padre, la passione che lui le ha trasmesso per la musica, gli anni Ottanta di una Sicilia ricca e abitata da persone meravigliose. Una narrazione del Novecento, dove il secolo breve ha il profumo delle ginestre che popolano le pendici dell’Etna, prossimo alla sua città, Catania. Poi a un certo punto compare Carlo Giuseppe. E come per tutte le madri il figlio è un esemplare di un futuro uomo appassionato e curioso, matematico per indole e musicista per genesi.

Sino a quel momento siamo al ritratto di una cantante, quando Veltroni compie un’operazione di straordinaria normalizzazione dell’eccezionale. Il gesto artistico si trasferisce da Carmen a Walter che, con la medesima e...

Contenuto riservato agli abbonati: abbonati per accedere.

Già abbonato? Accedi con le tue credenziali:

Exit mobile version