I mega edifici di un mondo che cambia raccontano l’Est al Mak di Vienna

La mostra viennese Eastern Promises. Contemporary Architecture and Spatial Practices in East Asia, da oggi visibile presso il contemporaneo museo delle arti applicate, Mak, è un vero e proprio viaggio fotografico tra i grattacieli dell’Est del mondo (dalla Cina, al Giappone, alla Korea del Sud, al Taiwan) ideati dalle menti di una serie di architetti internazionali che, accomunati dallo stesso amore per l’ecologia e per le relazioni sociali, scelgono queste tematiche come linea guida delle strutture architettoniche da loro progettate.

Aperta fino al 6 ottobre 2013, la rassegna presenta quegli spettacolari giganteschi edifici che spuntano come funghi e si legano a un paesaggio spesso rurale, che, come ad esempio in Cina, si è aperto solo da qualche anno alle nuove tendenze eco-green occidentali. Firmati da Sou Fujimoto, Kazuyo Sejima, Ryue Nishizawa, Li Xiaodong, Wang Shu, KUU, Sheng-Yuan Huang e Mass Studies queste strutture si stagliano, immense, in un mondo che sta cambiando rapidamente e quasi magicamente.

@ARTempi_

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