Haiti. «Il governo di Ariel Henry è finito»

Il fallimento dell’Onu, le faide per il potere, l’uso sistematico della violenza, un’opposizione disorganizzata, «il paese è fuori controllo». Intervista al giornalista e ricercatore Michael Deibert

Per la prima volta un funzionario degli Stati Uniti ha ammesso al Miami Herald che Haiti può cadere «in qualsiasi momento» nelle mani delle gang il cui obiettivo è il rovesciamento del governo del primo ministro Ariel Henry. Questi, dopo essere stato a Nairobi, in Kenya, per sollecitare l’invio dei 1.000 soldati di una missione multilaterale di stabilizzazione, al momento si è rifugiato a Porto Rico.

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si è riunito in un incontro a porte chiuse per discutere della crisi di Haiti. Maria Isabel Salvador, rappresentante speciale del segretario generale Antonio Guterres e capo dell’Ufficio integrato delle Nazioni Unite ad Haiti, ha lanciato un appello per «un’azione urgente» con il dispiegamento della missione di sostegno alla sicurezza multinazionale guidata dal Kenya «per evitare che il paese sprofondi ulteriormente nel caos». Per il portavoce di Guterres, Stephane Dujarric, l'Onu non avrebbe però ancora ricevuto la notifica ufficiale da par...

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