«Gli obesi hanno problemi mentali», Pierre Dukan le spara sempre più grosse

La radiazione dall'ordine dei medici non ha impedito al dietologo francese più amato dai vip di continuare a mostrare il suo disgusto per le persone in sovrappeso.

Pierre Dukan avrà pure fatto dimagrire più di 15 milioni di persone (il 60 per cento è donna, il 40 è uomo), ma ormai più che del suo integralista regime alimentare si parla delle frasi politicamente scorrette che si trova a dire. Recentemente il dietologo francese è stato radiato dell’albo dei medici francesi per avere utilizzato la medicina a scopi commerciali e aver proposto di dare voti più alti agli studenti universitari che si fossero presentati agli esami snelli. Come se uno studente grasso fosse meno intelligente. Per Dukan infatti non ci sono mezze misure: «Chi è grasso non sta bene, non ho mai sentito dire a un grasso “la mia mente è in ordine. Io soffro per loro, non perché sono malati di una malattia come il cancro, ma perché sono fuori dalla società, per via del loro peso, io li voglio aiutare, sono degli emarginati», racconta all’editorialista di punta della sezione femminile del Daily Mail.

I suoi seguaci sono tantissimi, molti di questi famosi. La prima sponsor non ufficiale è stata proprio Kate Middleton, magra da sempre ma che voleva perdere altri chili per indossare il famoso vestito di Alexander McQueen. Anche Gisele Bundchen ha seguito il regime iperproteico di Dukan dopo aver partorito, e lo stesso vale per il presidente francese Francois Hollande, che ha perso 17 chili per apparire al massimo durante il periodo elettorale. Come dicono i dietologi, Dukan nel regime alimentare che promuove, dimentica sempre due dei tre macroelementi di cui il corpo ha bisogno. Carboidrati e grassi sono infatti abbandonati a favore di un regime duro e iperproteico. Chi l’ha fatta dice “è vero, sono dimagrito”, ma d’altronde anche digiunare in toto fa dimagrire. Poi però, il fisico chiede il conto, e durante quelle quattro fasi progettate da Dukan si comincia a vedere il proprio vicino di scrivania come un hamburger nel deserto.

C’è una fase di attacco, di solito due giorni, in cui regna la proteina pura. Poi c’è la fase di crociera, che traghetta appunto il soggetto verso il giusto peso, e dura una decina di giorni, dove si alternano “giornate PP”, di pure proteine, a giornate PV, cioè proteine con verdure. Dopo di che c’è il consolidamento, che dura dieci giorni per chilo perso, in cui il soggetto può inserire due pasti liberi alla settimana, e infine la stabilizzazione, per non riprendere il peso perduto. Oltre alla lista degli alimenti permessi, sul suo sito ufficiale della dieta Dukan è possibile acquistare barrette alla crusca o altri pseudodolcetti consolatori ma in linea con il regime alimentare. E perché no, invitanti aromi chimici al caramello, cioccolato, burro fuso con cui ingannare il palato qualora sentisse troppo la mancanza di un paradisiaco carboidrato. Paradossale che venga dalla patria mondiale della pasticceria, la Francia, questo dietologo che demonizza il cibo.

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