Formigoni: «Noi talebani? Il Pdl di Bondi non interessa al 90 per cento degli italiani»

Roberto Formigoni attacca Sandro Bondi: «Ha accusato me, ex An, cattolici di boicottare la vita del partito stesso assumendo posizioni "talebane"».

Non si placa nel Pdl lo scontro tra laici e cattolici, innescato nei giorni scorsi da un’intervista di Sandro Bondi. «Bondi – spiega Formigoni nel web editoriale Forcaffè – ha accusato me, ex An, cattolici di boicottare la vita del partito stesso assumendo posizioni “talebane”, ad esempio, sempre secondo Bondi, quelle degli amici Sacconi e Quagliariello, che avrebbero costretto il Pdl a schiacciarsi su decisioni fondamentaliste».

«CHE PARTITO VUOLE BERLUSCONI?». Oggi, sempre sulla Stampa, Roberto Formigoni, tra i destinatari delle sue critiche, insiste: «Con quell’intervista contraddice quella magistrale sintesi voluta da Silvio Berlusconi nel biennio 93-94 e con la quale si intendeva raccogliere in Forza Italia il meglio delle tradizioni culturali e politiche d’Italia. La tradizione cattolico-popolare, la tradizione riformista, la tradizione laico-liberale. Ecco, se Bondi non smentisce, e non ha smentito, tutto questo per lui non esiste più. Oggi mi sembra più vicino alla visione estremista dei Radicali, ai loro filmati pro-eutanasia, all’aborto senza se e senza ma». «Sono contento – conclude Formigoni – che mercoledì ci sia l’ufficio di presidenza, così avremo modo di parlarne, anche con Berlusconi, e capire se il partito che lui vuole è ancora il partito che abbiamo costruito e per cui ci siamo battuti».

«SPERO CHE BONDI SMENTISCA». Formigoni lancia infine un appello al collega di partito: «Attento Bondi sarebbe bello che tu smentissi le cose che hai detto. Se ciò non accadesse significa che hai davvero imboccato la strada di un partito piccino, picciotto, e totalmente senza senso. Una strada che non interesserebbe a noi ma soprattutto al 90% dei nostri elettori».

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