Il grand’uomo che ci liberò dalla vergogna del vaso da notte

Un omaggio a Eugène Belgrand, il maestro dei serbatoi idrici, costruttore dell’altra Parigi, “l’intestino del Leviatano” raccontato nei Miserabili

Ogni volta che va alla toilette, nel loro grande appartamento parigino, Jeanne Félicie Belgrand, nata Béthery Delabrosse Charmois, pensa al defunto sposo: «È merito suo!», pensa fra sé. «Merito del genio del flusso, merito del purificatore dell’umanità cittadina». Nel passato c’era la vergogna del vaso da notte. La domestica veniva a ritirarlo, e sapeva esattamente com’era andata di corpo la padrona, doveva sopportare gli odori nonostante i deodoranti. Adesso la catena di uno sciacquone sostituisce il cordone per chiamare i domestici. Tutto sparisce nella tazza del water, senza che si sappia nulla. La cosa si risolve fra se stessi e la superficie smaltata che ritrova subito il suo biancore grazie al flusso dell’acqua.
Meglio la Cloaca del Colosseo
La settimana scorsa – era l’1 marzo 1880 – il segretario a vita dell’Accademia ha pronunciato l’elogio storico di questo marito formidabile: «L’opera grandiosa di Belgrand è completamente nascost...

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