Esce il 20 febbraio “12 anni schiavo”, candidato a 9 Oscar

Il film è favorito agli Oscar, per la storia di schiavitù e speranza che racconta. Fortemente voluto da Brad Pitt che l'ha prodotto

Il 20 febbraio arriva nelle sale italiane uno dei film più favoriti agli Oscar, 12 anni schiavo, che ha ben 9 nomination. Diretto da Steve McQuenn, racconta la storia vera di Salomon Northup, che viveva da uomo libero a New York, invece ridotto in schiavitù in Louisiana. La regia è molto spesso molto cruda nel raccontare le sofferenze di un uomo allontanato dalla propria famiglia e dalla speranza della libertà. A distribuire sofferenza e cattiveria è l’attore Michael Fassbender.

BRUTALITA’. Proprio sulla quantità di scene violente ha risposto il regista a Repubblica: “La violenza è l’elemento essenziale della schiavitù, che non è solo l’immagine di gente di colore china a lavorare nei campi di cotone. La schiavitù è la brutalità delle punizioni e delle torture e non è giusto velare di ipocrisia il dolore fisico inferto. E la violenza psicologica: nel libro di Solomon colpisce lo stato d’animo di minaccia perpetua, come se ad ogni secondo, per chissà quale ragione, potessi essere picchiato e torturato. Il libro è anche più duro del film”. Un ringraziamento particolare va anche a Brad Pitt, che ha prodotto 12 anni schiavo, e che compare in un piccolo cameo, nella parte finale del film. “Quando ha deciso di partecipare alla produzione del film, mi si sono aperte tutte le porte”, ha concluso il regista.

 

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